MAI GUARDARE I SINTOMI, la mia storia.

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Under pressure
Messaggi: 2
Iscritto il: 20 ottobre 2023, 15:06

MAI GUARDARE I SINTOMI, la mia storia.

Messaggio da Under pressure »

Salve a tutti, premetto che il mio sarà un messaggio molto lungo, nel tentativo di raccontare al meglio la mia storia e dare un po' di speranza a chi come successo a me, si troverà ad aver a che fare con la paura del contagio.
Sono un ragazzo di 28 anni, e ho fatto una cazzata, una terribile cazzata che credo avrà ripercussioni anche sul mio stato mentale, sono stato debole e ho ceduto ad un rapporto che credetemi è stato molto molto pericoloso.
Non mi voglio soffermare su questo ma fidatevi lo è stato. Veniamo al dunque, preso dai sensi di colpa la mente inizia subito a viaggiare, seppur all'inizio per i rimorsi della cazzata fatta ma poi dopo 2 settimane eccolo lì, l'incubo dell'HIV.
Mi sveglio una mattina, mi lavo la faccia e mi guardo allo specchio, "che strano" penso "ho l'herpes labiale, sarà lo stress", pensiero che sparisce immediatamente il giorno dopo quando vedo spuntare sul collo 3 macchie rosse, tonde a forma di becco di zanzara.
Mi sembrano proprio pomfi, in rilievo e molto pruriginosi; chiaramente i brutti pensieri incominciano a farsi avanti, la sera inizio a sudare e a svegliarmi in piena notte, mi gratto in continuazione notte e giorno, e per un'altra settimana vedo accumularsi macchie simil morbillo sul mio corpo, se prima erano 3 ora sono 10/12 alcuni anche più grandi e con più papuline sparse.
Appaiono ovunque sul mio corpo, collo, spalle, braccia e gambe, il tutto durato quattro giorni, evidenti e rossissime.
Arrivo alla 4 settimana dal contatto a rischio e sono moralmente provato ma i sintomi continuano, noto subito che la lingua è chiaramente bianca e con una patina orribile, ma la cosa non finisce qui, inizio a sentirmi stanco, stanco come se avessi fatto gambe in palestra il giorno prima.
Assieme alla stanchezza i linfonodi ascellari si gonfiano, sintomo che ho sempre avuto nel periodi di sudorazione mi dico, ma il collo no, vedo dietro l'orecchio un bozzo che nei giorni successivi diventa una palla gonfia godolorosissina.
Cado nella paura più totale, cedo all'ansia e inizio a pensare a cosa io mi sia andato a cercare, alle ripercussioni che il mio gesto avrà sulla mia vita, a quelle che avrà sulla mia famiglia e sui progetti che avevo e che vedo sempre di più sparire.
I pensieri brutti aumentano, i sintomi non vanno ancora via, una stanchezza cronica rimane, inizio ad andare in down mentalmente tanto davvero da iniziare a pensare a farmi del male per aver causato tutto questo dolore a me e in un futuro sicuro alle persone che amo.
Passano 40 giorni da quel contatto, gli ultimi venti li ho vissuti come un condannato, anche se mi rendo conto che nella vita c'è ben peggio dell'HIV , ma il senso di colpa per quel che ho fatto e che avrei causato è un pericolo maggiore della mia infezione.
E così al 40 giorno scoppio, non riesco a trattenere il segreto e confesso tutto alla mia famiglia.
La reazione è stata per fortuna positiva, così assiene a loro corro in ospedale per gli esami del sangue che fortunamente non evidenziano niente, e poi mi reco in farmacia per un auto test.
Inutile dirlo i 15 min più lunghi della mia vita, a 42 gg per fortuna negativo..ma come sappiamo le linee guida prevedono i 90.
Leggermente sollevato, ma con ben chiari i sintomi che ho avuto effettuo anche il test di 4 generazione a 45 giorni insieme ad epatite, anche lì 2 giorni di ansia e mal di stomaco finche arriva il verdetto.
..esito negativo, ragazzi che dire non so cosa mi sia preso ma non era di certo hiv.
Ora sto cercando di ritornare vigile, approfondiro' sicuramente, perche ad oggi non ho ancora una risposta, forse ho davvero psicosomatizzato tanto, ma il mio corpo lo conosco bene, e ho visto i sintomi, ho visto il rash, l'herpes, la sudorazione,il sentirmi caldo, la lingua completamente bianca e asciutta, i linfonodi duri e gonfi.
Tutto questi sintomi mi sono durati in totale 20/22 giorni e credetemi ragazzi, è stato il periodo più tosto che abbia mai avuto.
Ora, questa è la mia storia e volevo raccontarvi quanto la paura della malattia può plagiare la tua mente fino a piegarla.
E' chiaro che in questi 45 gg io mi sia informato su tutti e tutto, dalle terapie alle cure sperimentali, a chi combatte questo virus sulla propria pelle con forza e dignità.
Ringrazio i vari forum, le persone che testimoniano e che consigliano a chi ha paura, ringrazio dora, tex, la dottoressa Ballotta e ognuno di voi per i chiarimenti e per il coraggio che avete nell'affrontare queste problematiche, vi ammiro davvero tanto.
Non guardate i sintomi ragazzi, non fatelo o vi ammalate solamente di tanto stress, fate il test, trovate il coraggio, parlatene con qualcuno ma fate il test, è l'unico modo che avete e ve lo dice uno che è stato sotto pressione per 45 giorni.
Scusate il papiello, ma questo è stato il mio calvario.
Spero serva a qualcuno per sentirsi più sereno nell'attesa del test.
Vi auguro tanta felicita' e un grosso in bocca al lupo per tutto, siete grandi.
Tex83
Messaggi: 12666
Iscritto il: 11 gennaio 2010, 17:42
Località: Piacenza

Re: MAI GUARDARE I SINTOMI, la mia storia.

Messaggio da Tex83 »

Ciao, grazie della testimonianza, anche se...
...non è una critica, ci mancherebbe, ma dobbiamo iniziare a liberare la narrazione dell'hiv da termini come "calvario", "malattia", ...
Non sono attuali ;) Siamo arrivati al paradosso che psicologicamente, molto spesso, vive meglio una persona con HIV di una persona senza HIV paranoica.
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Under pressure
Messaggi: 2
Iscritto il: 20 ottobre 2023, 15:06

Re: MAI GUARDARE I SINTOMI, la mia storia.

Messaggio da Under pressure »

Mi scuso tex, condivido pienamente quello che dici.
Come ho scritto, c'è molto di peggio nel mondo, ma capirai che inizialmente questo non riesci a comprenderlo.
Così è stato per me, tanta paura per una condizione che non conoscendo minimamente mi ha spaventato tantissimo.
Tex83
Messaggi: 12666
Iscritto il: 11 gennaio 2010, 17:42
Località: Piacenza

Re: MAI GUARDARE I SINTOMI, la mia storia.

Messaggio da Tex83 »

L'importante è che ora la conosci e ragioni consapevolmente. Il primo metodo è adeguare il linguaggio.
Lo spavento può essere dato solo dalla non conoscenza esatta di quello che si parla ;)
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