QUALI SONO I RAPPORTI SESSUALI A RISCHIO?
IN SINTESI: I RAPPORTI PENETRATIVI NON PROTETTI
Sono a rischio HIV i rapporti non protetti che comportino una penetrazione: il sesso anale ricettivo, il sesso anale insertivo, il sesso vaginale ricettivo, il sesso vaginale insertivo indipendentemente dalla durata dell’atto e dalla presenza di eiaculazione.
I rapporti orali attivi, per il soggetto che effettua la stimolazione, non costituiscono un rischio significativo per HIV se sono soddisfatte queste condizioni:
- assenza di lesioni del cavo orale;
- nel cunnilingus (stimolazione con la bocca della vagina), assenza di copiose secrezioni vaginali o sangue mestruale in bocca;
- nella fellatio (stimolazione con la bocca del pene), assenza di sperma e liquido prespermatico in bocca.
Nonostante sia sempre presente un rischio biologico, non sono disponibili sufficienti studi che dimostrino la effettività del rischio e quindi la concreta possibilità di una infezione tramite il sesso orale.
Se si hanno questi comportamenti con partner occasionali, è raccomandata la periodica esecuzione del test HIV ed uno screening per le principali infezioni a prevalente trasmissione sessuale (IST) a tutela della propria salute e di quella dei partner. Inoltre è bene verificare con il proprio medico se per sé stessi sono consigliabili vaccinazioni integrative (come ad esempio per epatite A, epatite B, Herpes Virus, Monkeypox Virus).
Non vengono ritenuti a rischio per HIV altre attività sessuali quali i rapporti orali passivi, il petting, leccare l’ano o i capezzoli, i baci profondi, la masturbazione manuale (col requisito fondamentale che anche durante questi atti non avvenga un contatto diretto tra le mucose e una quantità significativa di liquidi biologici contenenti HIV).
Altre pratiche a rischio, seppure basso, possono includere lo scambio di sex toys o altri oggetti che contengono liquidi biologici freschi (es. sangue mestruale).
In caso di rottura del preservativo, il rapporto deve essere considerato a rischio come se lo stesso non fosse stato utilizzato.
In ogni caso, non è importante la definizione “convenzionale” del tipo di rapporto, ma come concretamente lo stesso si svolge (ad esempio, il petting non viene ritenuta una pratica a rischio, ma sfregamenti prolungati tra genitali o mimare un atto sessuale, anche senza penetrazione, con contatto tra copiose secrezioni e mucose, può costituire un comportamento non sicuro).