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#news dai ricercatori: Vaccini: ecco gli studi più promettenti

24 gennaio 2019
La strada verso lo sviluppo di vaccini anti-HIV e’ lunga, ma gli sforzi della comunita’ scientifica non si fermano. Oggi vi presentiamo due studi clinici che nel 2018 hanno dimostrato dati preliminari promettenti. Entrambi i vaccini mirano a indurre risposte immunitarie combinate, mediate da anticorpi e linfociti T, con l’obiettivo di prevenire l'infezione da HIV.
Il primo studio, chiamato ‘APPROACH’, ha testato la sicurezza e risposta immunitaria su 393 partecipanti arruolati in Africa, Thailandia e USA. Quello che rende unico questo vaccino e’ il tentativo di proteggere ad ampio spettro contro la maggior parte dei ceppi di HIV, estremamente diversi a seconda della regione geografica. Il vaccino si e’ dimostrato sicuro, infatti solo l’1% dei partecipanti ha riferito effetti avversi significativi (quali addominalgia e diarrea), e ha indotto risposte immunitarie tra l’80 e il 100% dei partecipanti. La stessa strategia vaccinale e’ stata testata in parallelo su 72 macachi, conferendo protezione dall’infezione sperimentale nel 67% dei casi.
Il secondo studio (HVTN 100) ha arruolato 252 partecipanti in Sud Africa, con lo scopo di testare un vaccino specifico per i ceppi di HIV che circolano localmente (sottotipo C). Anche questo vaccino ha indotto anticorpi anti-HIV nel 100% dei vaccinati e risposte immunitarie mediate da CD4 nel 56%, qualificandosi alla fase successiva per testarne l’efficacia.
Entrambi gli studi sono attualmente in fase 2b/3 e prevedono di arruolare tra i 2000 e i 5000 partecipanti per misurare l’efficacia dei due vaccini nel prevenire l’infezione. Per garantire rigore scientifico e sicurezza, i tempi purtroppo sono lunghi; dovremo aspettare 2-3 anni per conoscerne i risultati. Per saperne di piu’, vai su https://clinicaltrials. gov
 
  • Studio Approach: NCT02315703
  • Studio HVTN100: NCT02404311
 
Dr. Luca Schifanella, M.D. specialista in malattie infettive e Ph.D. in clinical and experimental medicine;
Dr Francesco R. Simonetti, specialista in malattie infettive e Ph.D. student, John Hopkins University, Baltimore, USA