Preservativi a metà prezzo per i 14enni....cosa ne pensi?

Il progetto SAFESEX (http://www.safesexedu.com) aiuta i giovani europei a sviluppare un atteggiamento positivo e responsabile nei confronti della propria sessualità e a ridurre le infezioni sessualmente trasmesse e le gravidanze indesiderate.
Il Progetto è promosso e coordinato dal Danish Centre for Sexual Health Promotion, e cofinanziato dall’Agenzia Europea per la tutela della salute e dei consumatori. Per l’Italia partecipano ANLAIDS Sez. Lombardia e ASEV Agenzia Sviluppo Empolese Valdelsa.
Il progetto, che durerà fino a Maggio 2012, prevede:
- Un guida indirizzata ai giovani accessibile tramite il sito di progetto e dal cellulare contenente informazioni su affettività, sessualità, contraccezione, prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
- Un sito web dove i giovani possano discutere questi temi tra di loro e con gli esperti che collaborano al progetto
- Una serie di incontri sull’educazione sessuale nelle scuole medie superiori rivolti a studenti e insegnanti.

Moderatori: AnlaidsOnlus, Claudia Balotta, ANLAIDS

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Preservativi a metà prezzo per i 14enni....cosa ne pensi?

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TREVISO — Quattordici anni e la pillola del giorno dopo. Quattordici anni e i preservativi acquistati in farmacia. Soprattutto, però, quattordici anni e la prevenzione, per evitare la diffusione sempre più allarmante di malattie veneree, che ogni anno nella Marca evidenziano nuovo contagi. Per questo i farmacisti trevigiani lanciano la campagna «Fai la cosa giusta»: usare il preservativo può salvare la vita. I giovanissimi dimostrano sempre maggiore disinvoltura nel loro approccio al sesso: si è abbassata l’età del primo rapporto e della richiesta di pillole del giorno dopo al bancone, contro le gravidanze indesiderate. «L’ultimo caso - racconta Lorenzo Mina, presidente dell’ordine dei Farmacisti - è stata un’adolescente di 14 anni, accompagnata dalla madre. Le distribuiamo soprattutto nel weekend, anche a ragazze di 15 e 16 anni. Fino all’anno scorso erano almeno 17enni, ora sono sempre più giovani». La quota femminile, in particolare, si dimostra più determinata e smaliziata.
Quando si parla di malattie sessuali si pensa subito al virus Hiv. «Ci sono ogni anno 70 nuovi casi in provincia e seguiamo 750 sieropositivi, è una malattia non guaribile con alti costi sanitari e per questo la prevenzione diventa fondamentale» spiega Piergiorgio Scotton del dipartimento malattie infettive dell’Usl 9. Ma non è l’Aids la più diffusa. È in costante aumento la sifilide: «Una malattia ancora sottostimata perché non notificata, che riscontriamo prevalentemente negli stranieri - continua -. Anche la gonorrea è in aumento, soprattutto fra chi ha fatto viaggi all’estero, nell’est asiatico e negli Usa. Questi ceppi sono resistenti ai farmaci». La lista delle patologie è lunga, e alcune richiedono cure lunghe e costose. Federfarma e Farmarca hanno lanciato ieri una campagna di informazione e prevenzione alla diffusione di queste malattie sessualmente trasmissibili. L’hanno fatto con l’avvicinarsi dell’estate: «È una stagione in cui, è risaputo, aumentano la promiscuità e i rapporti sessuali - spiega Livio Patelli, neo presidente di Farmarca -. La nostra iniziativa però vuole continuare in un periodo più lungo».
Sono in arrivo volantini e locandine da appendere nelle farmacie e un prodotto venduto a costo dimezzato: una scatola da sei condoms a 3 euro, prezzo (praticamente la metà) consigliato sia nei distributori automatici che all’interno delle farmacie aderenti. «Aderire non è un obbligo né un’imposizione - continua Patelli -. Per motivi etici qualcuno può non approvare. Il nostro però vuole essere un messaggio sanitario, e ci auguriamo che arrivi al maggior numero di persone possibile». Aggiunge il presidente di Federfarma Franco Gariboldi Muschietti: «La campagna durerà ben oltre l’estate, per stimolare la richiesta e l’utilizzo. Le farmacie sono un punto di riferimento nella società e possono avere un ruolo importante nella prevenzione e nella comunicazione». Chiude Giovanni Gallo, direttore del dipartimento di prevenzione: «Con questa iniziativa possiamo rendere più facili le scelte giuste, avvicinando le buone pratiche alle fasce di popolazione con minore capacità di spesa».

Articolo tratto da www.corriere.it e scritto da Silvia Madiotto
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