Pep?

[Fra26]

Buonasera a tutti,
in data 16/04/23 a seguito di una contaminazione biologica con sangue di una persona, presumibilmente tossicodipendente , che mi è finito in faccia (occhi bocca), ho deciso di recarmi al pronto soccorso.
Sono arrivato al pronto soccorso il giorno dopo, ho parlato con un infettivologo dell'accaduto, il quale ha definito la mia brutta esperienza un evento a basso rischio. Vista la mia agitazione abbiamo accordato assieme di iniziare la profilassi post esposizione a circa 15 ore dall'evento sopra citato. Il dottore mi ha prescritto una compressa di Emtricitabina/tenofovir disoproxil 200mg/245mg della Mylan + una compressa di Rezolsta (darunavir/cobicistat 800mg/150mg) da assumere entrambe una volta al dì assieme ad uno "spuntino", per i canonici 28 giorni. Mi sono inoltre stati prescritti un test HIV, hbv e hcv a tempo zero, una visita di controllo a 15 giorni da inizio terapia ( per valutare tollerabilità della stessa) , un test "finale" hiv/hcv/hbv a 45 giorni da inizio terapia e una visita conclusiva, definita auspicabilmente "di saluti", a circa 60 giorni da inizio terapia. Sono ad oggi al 7o giorno dall'inizio della PeP e cominciano a sorgermi strani dubbi riguardo all'effettiva somministrazione della stessa.
Ho trovato poco e nulla sulla combinazione di farmaci a me prescritta, gli unici studi che ho trovato riguardo a questa combinazione farmacologica sono studi di comparazione tra tdf/ftc + Rezolsta vs taf/ftc + Rezolsta, nei quali si evince la maggiore sicurezza di quest'ultima combinazione, in termini di effetti avversi e maggiore efficacia. Trovo inoltre inconsueta la prescrizione di un test conclusivo a soli 17 giorni dalla fine della profilassi. Ho letto ovunque che andrebbero prescritti a 45 giorni dalla fine della stessa. A tutto questo si aggiunge il fatto che io non stia effettivamente vivendo particolari effetti collaterali, quantomeno tra quelli più descritti in rete e sui vari forum: non ho diarrea, non ho vomito, ho avuto forse un po' di nausea i primi due giorni, che potrebbe però essere riconducibile al forte stato di agitazione in cui mi trovo. Mi sento in compenso a tratti abbastanza stanco, "acciaccato" e con la testa "appesantita". La mia agitazione mi sta portando a dubitare dell'effettiva somministrazione di una reale terapia. Sono pertanto a chiedervi un parere riguardo a quanto riportatovi e a domandarvi, secondo la vostra esperienza, se esista effettivamente la possibilità che un medico possa prescrivere una profilassi "placebo" per tranquillizzare un paziente ritenuto a basso rischio.
Grazie per l'attenzione, un saluto a tutti.

[Tex83]

Diverse considerazioni
1) la dinamica non è chiara. Non si capisce cosa intendi con sangue che è finito in bocca e occhi. In che circostanza? Quanto?
2) che la persona fosse tossicodipendente è una presunzione, e anche se fosse, non ha alcuna valenza nella determinazione di un eventuale rischio
3) la PEP non prevede un'unica formulazione. Sono possibili diverse combinazioni di farmaci, le Linee Guida scrivono esplicitamente che per la PEP può essere utilizzata "qualsiasi ART raccomandata per il trattamento dei pazienti con infezione da HIV, che escluda la nevirapina e l’abacavir".
4) da quanto descrivi potresti aver letto parti dello studio AMBER, che comparano la terapia D/C/F/TAF (disponibile in monocompressa "griffata") con quella D/C+F/TDF, dimostrando una non inferiorità in termini di efficacia di una rispetto all'altra. Di certo si può dire che non sia una formulazione "consueta" per una PEP
5) sempre le citate Linee Guida prevedono un test anticorpale a 45 giorni dalla fine della PEP, quindi sarà necessario chiedere in ospedale la scelta. (I controlli sierologici definitivi per accertare o escludere l’infezione da HIV devono essere effettuati a 45 giorni dalla fine della PPE se viene utilizzato un test sierologico basato sulla rilevazione di antigene e anticorpo, o a 3 mesi se viene utilizzato un test anticorpale.)
6) Gli effetti collaterali sono sempre NON desiderabili: il fatto che tu non li abbia è chiaramente un vantaggio
7) E' da escludersi categoricamente che sia stata somministrata una terapia "placebo".

[Fra26]

Ti ringrazio anticipatamente e di cuore per il tempo dedicatomi.
Il quantitativo di sangue finito sul mio viso e nei miei occhi era abbastanza da non essere trascurabile e da spingermi a presentarmi al PS.
Purtroppo le tue risposte confermano i miei dubbi riguardanti l'effettiva somministrazione della terapia.
Gli studi che ho trovato erano studi stranieri, non ricordo se fosse studio AMBER. Erano studi sulla sicurezza e l'efficacia di tdf/ftc ( che ho letto essere il principio attivo di truvada, largamente utilizzato per terapie ART) in combinazione con l'inibitore di poma + booster a me prescritto.
Al netto di quanto ormai appurato, tra "terapia non consueta" e esame finale prescritto a tempo non consono, i miei dubbi permangono. Posso razionalmente pensare alla prescrizione di una terapia non di "elezione" per motivi di disponibilità delle stesse, per non precludere l'accesso alle terapie a persone che le assumono a vita, così come posso pensare, per quanto strano e quasi assurdo, a un errore di chi mi ha prescritto le visite a 45 giorni dall'inizio e non dalla fine (un giovane medico, non colui che mi ha visitato al PS).
Detto questo, non sono a qui a desiderare forti effetti collaterali dovuti alla profilassi,anzi, sarebbero però l'unica valutazione oggettiva che potrei fare, per constatare l'effettiva somministrazione della stessa e non di una terapia placebo.
Trovarmi nella posizione di dubitare del SSN sta generando in me ancora più ansia, della stessa spiacevole situazione in cui mi ritrovo.
Un saluto.

[Tex83]

Purtroppo non ho argomentazioni "razionali" ad un pensiero che razionale non è.
confermo quanto già detto, cioè che la formulazione di PEP è accettata dalle LG e che non conoscendo il rischio effettivo non è possibile determinare se alla base c'è un rischio vero.

[Fra26]

Buongiorno, "ho concluso" quello che a parere del reparto di infettivologia a cui mi sono rivolto è l'iter completo per la PEP. 28 giorni di terapia con prelievo finale (IV gen)a 15 giorni dall'ultima assunzione della stessa, risultato negativo. Ho fatto notare al medico che ovunque si può leggere che il "test finale"va effettuato a 40 giorni dalla fine della terapia, la risposta che ho ricevuto è stata "non siamo mica negli anni 80". Detto questo, non so come prenderla, il pensiero di una terapia placebo, ritenuto da Tex irrazionale, continua ad aleggiare; posso comunque prendere per definitivo un test a 15 giorni dalla fine della PEP?
Grazie

[Tex83]

Le Linee Guida non sono assolutamente "degli anni 80" e prevedono il test definitivo a 40 giorni dall'ultima assunzione di terapia.
Detto questo, un test negativo a 15 giorni dall'ultima assunzione di terapia è già estremamente affidabile. Va ripetuto per pura formalità.

[Fra26]

Grazie Tex, ti auguro il meglio, arriverci.