Dott.ssa Balotta

Area dedicata allo scambio di notizie ed informazioni sulla trasmissione del virus HIV e sul Test

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4dicembre
Messaggi: 161
Iscritto il: 18 dicembre 2011, 18:35

Dott.ssa Balotta

Messaggio da 4dicembre »

Buonasera Dott.ssa, vorrei un suo parete ecco il mio caso:
Ho scambiato dei baci molto profondi con un tipo del quale nn conosco il suo stato di salute, la mia paura è che in quel periodo avevo una fistola (granuloma alla gengiva causata da rottura dente devitalizzato) dalla quale spesso usciva del sangue, specialmente dopo lavaggio dei denti.
Ho paura che durante il bacio mi uscisse sangue (non ho certezza) e che sia venuto inevitabilmente in contatto con la saliva del ragazzo, ho corso dei rischi?....e se la saliva del tipo conteneva del sangue?...ho corso rischi?...devo fare il test?...ho paura matta!
CHE IL SIGNORE MI AIUTI
Sargeras
Messaggi: 1248
Iscritto il: 18 luglio 2015, 14:49

Re: Dott.ssa Balotta

Messaggio da Sargeras »

Ciao 4dicembre,
purtroppo non siamo in grado di poter rispondere al tuo quesito. Con i SE e i MA si possono fare tante supposizioni, ma è praticamente impossibile riuscire a comprendere se la persona che hai baciato perdesse anche solo una quantità modesta di sangue.
Solo tu puoi sapere se hai sentito sapore di sangue in bocca e se questo appartenesse a te perché avevi delle possibili perdite ematiche a causa del tuo problema ai denti oppure a lui, nel caso in cui tu non avessi perdite ematiche.
Valutare un rischio sulla base di un bacio e possibili tracce di sangue risulta oggettivamente impossibile. Inoltre va considerato che il rischio per HIV può concretizzarsi solo nel caso in cui vi siano EVIDENTI tracce ematiche, e non essendo li con te a prelevare campioni di saliva, capirai che la risposta non può essere determinata.

Tornando con i piedi per terra ed evitando di invocare il Signore in ognuno dei 114 interventi che hai scritto, ritengo si sia in presenza del classico caso di ansia ingiustificata. Onestamente non consiglierei nemmeno il test, ma almeno in questo senso, potrebbe essere utile fare altro.
Io una chiacchierata in reparto con un bravo infettivologo in merito alle modalità di trasmissione e ai tuoi eventi trascorsi la farei. Ti consiglio questo perché rileggendo i tuoi interventi si intuisce chiaramente un disagio nei confronti di questo tema. E' una cosa che devi concedere a te stesso per chiarirti le idee.

Per di più la reiterata necessità di consulti fa intuire che ti esponi facilmente a situazioni che determinano di fatto la tua ansia. Considera l'idea di sottoporti ad un consulto psicologico e al più presto, lasciando i santi al loro posto, perché in tutto quello che fai per tua scelta c'entrano davvero poco.
4dicembre
Messaggi: 161
Iscritto il: 18 dicembre 2011, 18:35

Re: Dott.ssa Balotta

Messaggio da 4dicembre »

Inizio con il ringraziarti per avermi risposto e per l'analisi fatta in merito alle mie paure ecc, effettivamente mi ritengo un ipocondriaco, riconosco che debba andare da uno psicologo per poter capire l'origine di tutto e imparare a controllare le mie ansie, però va detto che ciò che alimenta e incrementa ansie e dubbi sono le differenti posizioni che specialisti e non hanno in merito al tema, giusto per farti capire si legge su internet e non solo che basta una piccola ferita anche poco sanguinante affinché si configuri il rischio, altre posizioni dicono che la ferita deve essere evidente con abbondante sangue ( tipo estrazione dente), ovvio che nessuno bacia chi ha la bocca insanguinata, solo un vampiro qualora esistesse potrebbe.
Capisci che il panico è anche indotto?...Capisco anche la vostra posizione circa la rottura di scatole a dover rispondere a tematiche e situazioni ma essendo un servizio pubblico è giusto che possiate rispondere in maniera esaustiva.
Detto ciò la domanda è: devo o non devo fare il test?...grazie ancora buon lavoro....SIGNORE AIUTAMI TU
Sargeras
Messaggi: 1248
Iscritto il: 18 luglio 2015, 14:49

Re: Dott.ssa Balotta

Messaggio da Sargeras »

Ciao 4dicembre,
in linea teorica quanto tu affermi è corretto ma in un quadro generale delle probabilità superiori allo zero, anche quelle nell'ordine del miliardesimo di punto.
Mi spiego meglio.

Hai mai fatto una valutazione del rischio in ambito medico/alimentare ?
E' una procedura piuttosto seccante e davvero complessa, dalla quale emerge spesso un esito che "dovrebbe" quantificare la probabilità di rischio di un dato evento.
Tale EVENTO, può essere per esempio la nutrizione, l'assunzione di determinati medicinali, piuttosto che l'esposizione ad un agente patogeno .. etc, etc.

Normalmente tali procedure di analisi del rischio sono coadiuvate da materiale frutto di ricerche scientifiche e test di laboratorio, dai quali emergono spunti utili alla definione di tutto quello che riguarda il rischio in se: Modalità di trasmissione (e mezzi di trasmissione), popolazione maggiormente esposta o a rischio, eventuali conseguenze, etc. etc.

In sostanza tutti questi studi si traducono in frasi del tipo: Raro, Improbabile, 1 su 10.000, 1 su 1 milione. Qualcosa di simile lo avrai senza dubbio letto sulle precauzioni esposte nei bugiardini dei medicinali che assumi, oppure ovunque le organizzazioni sanitarie ritengano sia utile fornire informazioni ai cittadini tutti.

Venendo al punto, in medicina il sempre e il mai non esistono, e non è una frase detta a caso. Ogni esperto di analisi del rischio ti dirà che un evento si definisce a rischio quando vi è anche solo la minima possibilità che tale evento possa diventare avverso.
Traduco, il rischio di contrarre l'hiv c'è ed è valido sia che tu abbia effettuato pratiche con un rischio al 3%, o dello 0,1%, o addirittura dello 0,0000001%.

In sostanza è probabile che nella letteratura medica ci siano moltissimi casi per coloro che hanno corso un rischio assimilabile al 3%, meno casi assimilabili ad uno 0,1%, zero casi assimilabili a pratiche con esposizione quantificata allo 0,0000001%.

Se alcuni medici, in base alla loro posizione, indicano che il rischio sussiste anche in casi davvero rari, non dicono una bugia.
Ma altri medici potrebbero indicare che nonostante il rischio possa sussistere, è talmente irrilevante da non essersi mai, fino ad oggi, tradotto in un'infezione: ergo, non ci sono casi simili.

Quello che viene definito come rischio biologico, ossia la seppur minima possibilità positiva, non deve diventare una pandemia di ansia.
Persino nella verdura che mangi sono preventivati rischi biologici che possa venirti un'infezione. Questi rischi sono pari a zero ? no. Sono sempre superiori allo zero, ma nonostante tutto la percentuale di rischio è ritenuta talmente bassa da non essere considerata un rischio concreto.

Se cerchi una risposta sulla base del rischio biologico, la risposta è si, hai corso un rischio difficile da quantificare ma sostanzialmente irrilevante. Fai pure il test se vuoi essere sicuro.
Se invece cerchi una risposta sulla base delle esperienze mediche, data la mancanza di dati sulla saliva e sulle supposte tracce di sangue nella saliva e appartenenti a LUI e non a te, beh ... attendi pure la risposta della dottoressa :)
Claudia Balotta
Messaggi: 10880
Iscritto il: 2 marzo 2015, 19:07

Re: Dott.ssa Balotta

Messaggio da Claudia Balotta »

Buonasera,
l'utente Sargeras le ha risposto in modo molto esauriente sulle due problematiche che lei ha sollevato:
1_ anche se è difficile è possibile controllare l'ansia con il supporto psicologico adeguato.
2_ il rischio biologico viene quantificato mediante studi che vengono condotti, pubblicati e incorporati in Linee Guida: nel suo caso non sono riportati casi nella letteratura medica e lei stesso è incerto nel riportare l'accaduto; di conseguenza è impossibile darle un consiglio 'sicuro'.
Nel suo caso io penso che il sangue era PROBABILMENTE il suo e la saliva NON trasmette HIV.
Claudia Balotta
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