informazione haart

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Bloccato
naomi
Messaggi: 15
Iscritto il: 2 gennaio 2008, 15:02

informazione haart

Messaggio da naomi »

volevo alcune informazioni sulla terapia haart.da quanto ho appreso sembra che negli anni 90 se prendevi l'hiv eri completamente spacciato...o perlomeno non c'erano terapie sufficentemente mirate. l'haart è stata introdotta a metà degli anni 90.
la terapia si inzia appena una persona si infetta?
da cosa dipende l'inizio della terapia?
è vero che ormai l'hiv nel nostro paese è considerato un male cronico?
esistono diversi stadi della malattia?(cioè anche se la persona segue scrupolosamente la terapia haart automaticamente avanzerà il peggioramento dello stato immunitario?)
l'obbiettivo della haart è quello di bloccare il virus o di rallentare il decorso della malattia?
le domande sono tante ma mi piacerebbe avere informazioni dettagliate sulla cura in generale,internet ne parla poco...
grazie
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

cara utente

cerchero di rispondere alle sue domande.

Prima del 1996 l''infezione da HIv aveva una prognosi infausta ed era di pochissimi anni l'età della sopravvivenza media.

Il 1996 e’ l’anno della svolta, alla XI Conferenza Internazionale di Vancouver vengono presentati i dati sulla triplice terapia con 2 NRTI e 1 IP - la HAART (Highly Active Anti Retroviral Treatment). Con questa sigla s'intende la somministrazione di diversi farmaci, che agendo con meccanismi diversi, hanno piu' possibilità di uccidere il virus e di non creare resistenza rispetto ad un unico farmaco.Purtroppo non si è ancora giunti all'esradicazione totale.

Gia l'anno successivo un calo sensibile della mortalita negli USA porta ad un ondato di ottimismo.


Questo fa si che sebbene il problema non sia stato ancora risolto, dopo l'avvento della terapia HAART (Highly Active Antiretroviral Therapy) la maggior parte delle persone sieropositive che vivono nei paesi industrializzati riesce ormai a convivere con l'infezione da Hiv.

Questo ha permesso a molte persone sieropositive di tornare al proprio
lavoro, e condurre una vita "quasi normale". Al contrario, nei paesi in via di sviluppo, gli stessi farmaci non sono disponibili, e le persone continuano a morire tutti i giorni.

COmunque, anche se non dobbiamo abbassare la guardia assolutamente è possibile essere ottimisti riguardo alla sopravvivenza media delle perosne.

Spero di essere stato chiaro.

Saluti cordiali
naomi
Messaggi: 15
Iscritto il: 2 gennaio 2008, 15:02

Messaggio da naomi »

attraverso l'haart le condizioni sono nettamente migliorate.
ho letto che comunque la malattia stessa ha una progressione verso l'aids
cioè in alcuni siti internet dal contagio cioè dall'essere sieropositivi allo sviluppo vero e proprio dell'aids si hanno diverse fasi in cui il sistema immunitario e l'organismo stesso scende ad una fase di degenerazione.
quello che volevo sapere è se un individuo segue la cura scrupolosamente necessariamente nel corso degli anni entra nella fase di degenerazione successiva?
dopo tanti anni ci si ammala necessariamente di aids?
oppure si può tenere il virus sotto controllo (naturalmente attenendosi alla cura)senza mai ammalarsi?
grazie
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

cara Naomi,

la terapia HAART rallenta notevolemente l'evoluzione delle fasi ( oggi se ne distinguono varie seppur non è giusto schematizzare la situazione)-

L' obiettivo futuro è , con i nuovi farmaci, bloccare definitivamente l'HIv in modo da renderla una malattia veramente cronica o ancor meglio eliminare il virus; in questo caso si parla di eradicazione.

Spero di averLe risposto.

saluti
Ultima modifica di dott.manuelmonti il 8 gennaio 2008, 16:01, modificato 1 volta in totale.
lorenza
Messaggi: 106
Iscritto il: 7 gennaio 2008, 22:30

Messaggio da lorenza »

la vita media di un sieropositvo che si cura è inferiore a quella di un sieronegativo?
tra quanto saranno disponibili i nuovi farmaci?
lorenza
Messaggi: 106
Iscritto il: 7 gennaio 2008, 22:30

Messaggio da lorenza »

scusi ancora il disturbo,perchè lei ha detto "non è giusto schemattizzare la situazione"?
grazie ancora
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

cars Lorenza,

il motivo è che in passato vi era una ditinzione netta tra le varie fasi che era artificiale in quanto l'infezione spesso a delle fasi overlap ossia che possiede caratteristiche di una e nello stesso tempo di un altra fase.

Spero di essermi spiegato.

saluti cordiali
lorenza
Messaggi: 106
Iscritto il: 7 gennaio 2008, 22:30

Messaggio da lorenza »

tra quanto saranno disponibili i nuovi farmaci?


e per quanto riguarda le fasi degenerative è possibile regredirle quando si ha un peggioramento combinando i farmaci a disposizione?
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

cara utente,

nuovi classi di farmaci sono usciti e stanno uscendo in questi anni ( veda altri topic ).

NAturamente quando si avviano fenomeni di resistenza una delle opportunita terapeutiche è modificare la composizione dei farmaci in modo di avere una nuova e piu' importante azione antivirale,.

saluti
lorenza
Messaggi: 106
Iscritto il: 7 gennaio 2008, 22:30

Messaggio da lorenza »

Qual'è la durata media della vita di chi inizia la cura in fase di sieropositività? E qual'è quella di chi inizia la terapia già in fase AIDS?
A queste domande è molto difficile rispondere perché non si hanno dati su cui poter fare delle previsioni; da quando sono state introdotte le potenti terapie antiretrovirali si sa che la mortalità dell’AIDS è crollata dal 99,7 % al 9 %; su chi inizia la terapia non in AIDS si sa che la proiezione è di 20 – 30 anni con gli attuali farmaci e dipende molto da altre malattie che il paziente può avere (per es. epatite C, diabete, etc); inoltre altre terapie stanno emergendo, per esempio quelle immunomodulanti (come i vaccini) che potrebbero ulteriormente allungare il periodo di cronicità. Dr. G.Orofino


ho trovato queste info su un sito
volevo chiederle se un paziente ha altre malattie come il diabete cosa può comportare?
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

cara utente,

il diabete è di per se' una malattia che, statisticamente parlando, riduce la vita del malato.

Alcuni effeti del diabete vengono potenziati dalla presenza dall'infezione HIV e da eventuali terapie antiretrovirali.

saluti cordiali
naomi
Messaggi: 15
Iscritto il: 2 gennaio 2008, 15:02

Messaggio da naomi »

ho letto che le cure possono far alzare i valori del diabete.
se invece una persona è diabetica della nascita? cioè se praticamente il diabete ce l'ha già e non è stato originato dalle cure dell'hiv cambia qualcosa?
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

caro utente,

in alcuni casi è necessario alzare il dosaggio dell'insulina..tutto qui.

saluti
naomi
Messaggi: 15
Iscritto il: 2 gennaio 2008, 15:02

Messaggio da naomi »

quindi se un paziente è affetto da diabete di tipo 1 e ha l'hiv le cose cambiano?
cioè se il diabete fosses tato originato dalle stesse cure la situazione sarebbe diversa.
le due malattie se pur distinte diabete di tipo1 e hiv possono ridurre maggiormente le aspettative di vita?o possono dare complicazioni premature?
grazie infinite
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

cara utente,

le ho gia risposto; il diabete associato all'infezione da HIv, puo' in alcune condizione aumentarei l rischio di eventi trombotici e quindi ridurre la qualità e l durata della vita.

COmunque oggi con i nuovi farmaci antiretrovirali questo problema si è ridotto sensibilmente.

I farmaci antiretrovirali comunque non "fanno venire" il diabete; al massimo un paziente con intolleranza ai carboidrati ( ossia lo stato prediabetico) passa ad uno stato di diabete clinico.

saluti
Bloccato