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Moderatori: AnlaidsOnlus, Claudia Balotta, ANLAIDS
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Aiuto
Prego gli utenti di astenersi alle lezioni di vita, perché non hanno diritto a sbruffare x le domande anche ripetitive che noi poniamo. Perché non vi auguro di incappare in qst situazioni. Detto ciò mi rivolgo al medico o x chi volesse rispondere in maniera adeguata ed esaustiva alle domande!
Il dubbio che mi affligge ė il seguente:
C'ė possibilità che gli anticorpi dopo un anno e mezzo non si sono formati e quindi i test da me eseguiti danno risultato negativo?
Quanto tempo dopo si manifesta una sieroconversione tardiva?
Grazie a tutti!
Il dubbio che mi affligge ė il seguente:
C'ė possibilità che gli anticorpi dopo un anno e mezzo non si sono formati e quindi i test da me eseguiti danno risultato negativo?
Quanto tempo dopo si manifesta una sieroconversione tardiva?
Grazie a tutti!
Re: Aiuto
Ci sono incappato in questa situazione e con un test definitivo ho compreso benissimo di essere sieronegativo. Non sono opinioni personali, il non accettare la propria sieronegatività è un problema da indagare psicologicamente.
Una "sieroconversione tardiva" avviene in soggetti che, a causa di malattie autoimmuni, sono costretti a seguire una terapia immunosoppressiva prolungata: questa è l'unica causa per cui gli anticorpi si formerebbero in ritardo. Dubito sia il suo caso.
Lei è sieronegativo; ricordo i suoi quesiti, aveva un test eseguito dopo un anno/un anno e mezzo negativo.. è stradefinitivo!
Una "sieroconversione tardiva" avviene in soggetti che, a causa di malattie autoimmuni, sono costretti a seguire una terapia immunosoppressiva prolungata: questa è l'unica causa per cui gli anticorpi si formerebbero in ritardo. Dubito sia il suo caso.
Lei è sieronegativo; ricordo i suoi quesiti, aveva un test eseguito dopo un anno/un anno e mezzo negativo.. è stradefinitivo!
Re: Aiuto
Certamente può esserle d'aiuto, perché se continua a vivere così, nonostante i suoi test dicano chiaramente che lei è sieronegativo, quest'ansia non può che peggiorarle le giornate.
Affronti questa patofobia e ansia insieme a uno specialista: il forum non può aiutarla in nessun modo. Si può dirle le tempistiche, se il referto è negativo ecc ma se lei non riesce ad accettarlo il problema sta da un'altra parte. =)
Affronti questa patofobia e ansia insieme a uno specialista: il forum non può aiutarla in nessun modo. Si può dirle le tempistiche, se il referto è negativo ecc ma se lei non riesce ad accettarlo il problema sta da un'altra parte. =)
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- Messaggi: 28
- Iscritto il: 20 giugno 2018, 10:04
Re: Aiuto
buonasera, vivo anche io questa situazione di ansia e paura nonostante 2 test negativi dopo un abbondante periodo finestra.
quello che si prova con quest'ansia è terribile. sembra che la vita sia finita. non si vive più. sembra un castigo di dio. fare l'amore è bello però non conoscendo bene i vari partner conviene usare il preservativo. anch'io vado dal psicologo per curare questa ipocondria da hiv. ancora non ci sono riuscito. lo psicoterapeuta mi dice che ci vuole tempo. io vivo le giornate bloccato in me stesso. non sono piu io. mi sono chiuso a riccio. ho famiglia moglie e 2 bambini ed è terribile. purtroppo spesso i matrimoni vivono momenti di crisi ed è in quelle crisi che si possono combinare guai come andare a prostitute e nonostante si utilizzano i condom vengono i fantasmi delle contaminazioni, paranoie etc. che dire? spero che tutti gli hiv-ipocondriaci possano ritrovare il sorriso. speriamo. la vita in fondo è una continua lotta. speriamo che la ricerca trovi al più presto una cura per eradicare questo virus hiv. secondo me prima o poi ci riuscirà. in fondo in 30 anni di ricerca i farmaci antiretrovirali hanno reso l'hiv un infezione cronica che curata adeguatamente si può convivere fino ad invecchiare. forza ragazzi! coraggio! siamo uomini o caporali?!
quello che si prova con quest'ansia è terribile. sembra che la vita sia finita. non si vive più. sembra un castigo di dio. fare l'amore è bello però non conoscendo bene i vari partner conviene usare il preservativo. anch'io vado dal psicologo per curare questa ipocondria da hiv. ancora non ci sono riuscito. lo psicoterapeuta mi dice che ci vuole tempo. io vivo le giornate bloccato in me stesso. non sono piu io. mi sono chiuso a riccio. ho famiglia moglie e 2 bambini ed è terribile. purtroppo spesso i matrimoni vivono momenti di crisi ed è in quelle crisi che si possono combinare guai come andare a prostitute e nonostante si utilizzano i condom vengono i fantasmi delle contaminazioni, paranoie etc. che dire? spero che tutti gli hiv-ipocondriaci possano ritrovare il sorriso. speriamo. la vita in fondo è una continua lotta. speriamo che la ricerca trovi al più presto una cura per eradicare questo virus hiv. secondo me prima o poi ci riuscirà. in fondo in 30 anni di ricerca i farmaci antiretrovirali hanno reso l'hiv un infezione cronica che curata adeguatamente si può convivere fino ad invecchiare. forza ragazzi! coraggio! siamo uomini o caporali?!
Re: Aiuto
Per chi ha questi dubbi (anticorpi che non si formano, cioe essere uno di quei 35 casi su 20 milioni) potrebbe un esame PCR risultare risolutivo?
Ricercando il virus e non l'anticorpo/antigene si dovrebbero poter escludere anche questi casi al limite dell'impossibile, giusto?
Ricercando il virus e non l'anticorpo/antigene si dovrebbero poter escludere anche questi casi al limite dell'impossibile, giusto?
Re: Aiuto
pierino ha scritto:
> Per chi ha questi dubbi (anticorpi che non si formano, cioe essere uno di
> quei 35 casi su 20 milioni) potrebbe un esame PCR risultare risolutivo?
> Ricercando il virus e non l'anticorpo/antigene si dovrebbero poter
> escludere anche questi casi al limite dell'impossibile, giusto?
Certo che potrebbe essere "risolutivo", il punto è che è superfluo in primis, e in secondo luogo non farebbe che soffermarsi sull' "effetto"
Andando da uno specialista in psicologia si curerà ciò che sta a monte dell'effetto (i.e. la causa)
Parlo da 20enne in cura psichiatrica a cui, tra le varie cose è stata diagnosticata anche ipocondria. Con un Test a 53 giorni negativo però, la paura per HIV è passata completamente.
Rivolgetevi a specialisti e non fate i collezionisti di test HIV, che tanto "l'ultimo" non sarà mai l'ultimo =)
> Per chi ha questi dubbi (anticorpi che non si formano, cioe essere uno di
> quei 35 casi su 20 milioni) potrebbe un esame PCR risultare risolutivo?
> Ricercando il virus e non l'anticorpo/antigene si dovrebbero poter
> escludere anche questi casi al limite dell'impossibile, giusto?
Certo che potrebbe essere "risolutivo", il punto è che è superfluo in primis, e in secondo luogo non farebbe che soffermarsi sull' "effetto"
Andando da uno specialista in psicologia si curerà ciò che sta a monte dell'effetto (i.e. la causa)
Parlo da 20enne in cura psichiatrica a cui, tra le varie cose è stata diagnosticata anche ipocondria. Con un Test a 53 giorni negativo però, la paura per HIV è passata completamente.
Rivolgetevi a specialisti e non fate i collezionisti di test HIV, che tanto "l'ultimo" non sarà mai l'ultimo =)