Ciao a tutti, sono un po' in ansia.
Qualche giorno fa ho ricevuto una masturbazione da una prostituta, la cosa che mi ha lasciato molte domande, è il fatto che abbia sputato molte volte sul mio glande per lubrificarlo.
Sarà l'ansia, ma non riesco a capire se sia da considerarsi un comportamento a rischio (sono anche donatore di sangue) :-( .
Comportamento a rischio?
Moderatori: AnlaidsOnlus, Claudia Balotta, ANLAIDS
Regole del forum
Questo Forum viene chiuso in quanto si è ritenuto più funzionale ottimizzare in una sola sezione. Lasciamo la pagina per consultazioni ma non sarà più possibile aggiungere nuovi argomenti.
Questo Forum viene chiuso in quanto si è ritenuto più funzionale ottimizzare in una sola sezione. Lasciamo la pagina per consultazioni ma non sarà più possibile aggiungere nuovi argomenti.
Re: Comportamento a rischio?
Ciao nuovamente a tutti,
ad una settimana circa dal post, e molte ricerche dopo, mi sembra di capire che l'unico fattore di rischio è dovuto al fatto che potesse essere presente del sangue nella saliva. Mi rincuorerebbe un parere medico su quanto sto scrivendo (se possibile)...
1. Da quanto mi sembra di capire però, per configurarsi un rischio concreto, negli sputi di cui parlavo doveva esserci più sangue che saliva, in misura tale che difficilmente non me ne sarei accorto.
2. Lo sputo (con sangue o non) entra in contatto prima con l'aria che con la mucosa, e questo avvicina l'evento da me descritto più ad un contatto indiretto che non al sesso orale.
3. Da donatore di sangue, giovane e in buona salute, qualora per precauzione volessi testarmi a 30 e 45 giorni dovrei essere ragionevolmente tranquillo anche per ceppi rari: avrei in mano 2 test negativi e a 90 liquiderei il problema "legalmente" con un ultimo test.
4. I test prima dei 30 giorni hanno senso solamente se misurano la presenza di antigene p24. Nel qual caso un test a 20 giorni può essere definito un buon risultato solo per l'HIV-1.
5. Non si osservano sieroconversioni oltre i 30 giorni dall'effettiva infezione da circa 10 anni, nè contagi da sesso orale ricevuto da altrettanti anni, il che rende il mio caso ancora più ridicolo.
Spero in un riscontro.
Cordiali saluti.
ad una settimana circa dal post, e molte ricerche dopo, mi sembra di capire che l'unico fattore di rischio è dovuto al fatto che potesse essere presente del sangue nella saliva. Mi rincuorerebbe un parere medico su quanto sto scrivendo (se possibile)...
1. Da quanto mi sembra di capire però, per configurarsi un rischio concreto, negli sputi di cui parlavo doveva esserci più sangue che saliva, in misura tale che difficilmente non me ne sarei accorto.
2. Lo sputo (con sangue o non) entra in contatto prima con l'aria che con la mucosa, e questo avvicina l'evento da me descritto più ad un contatto indiretto che non al sesso orale.
3. Da donatore di sangue, giovane e in buona salute, qualora per precauzione volessi testarmi a 30 e 45 giorni dovrei essere ragionevolmente tranquillo anche per ceppi rari: avrei in mano 2 test negativi e a 90 liquiderei il problema "legalmente" con un ultimo test.
4. I test prima dei 30 giorni hanno senso solamente se misurano la presenza di antigene p24. Nel qual caso un test a 20 giorni può essere definito un buon risultato solo per l'HIV-1.
5. Non si osservano sieroconversioni oltre i 30 giorni dall'effettiva infezione da circa 10 anni, nè contagi da sesso orale ricevuto da altrettanti anni, il che rende il mio caso ancora più ridicolo.
Spero in un riscontro.
Cordiali saluti.
Re: Comportamento a rischio?
Ciao dayrap, come già supponevi tu nessun rischio.
La saliva non è in grado di trasmettere il virus e non è assolutamente possibile che in essa ci fosse una quantità di sangue tale da poterti infettare.
Stai tranquillo, ciao!
La saliva non è in grado di trasmettere il virus e non è assolutamente possibile che in essa ci fosse una quantità di sangue tale da poterti infettare.
Stai tranquillo, ciao!