Casistica/statistiche/percentuali

Area dedicata allo scambio di notizie ed informazioni sulla trasmissione del virus HIV e sul Test

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oxyu
Messaggi: 14
Iscritto il: 17 giugno 2021, 16:44

Casistica/statistiche/percentuali

Messaggio da oxyu »

Buon pomeriggio,

scrivo nuovamente sul forum per "tamponare" quel fondo di inquietudine che non se ne andrà finché non farò un test risolutivo (benché mi sia stato detto che i comportamenti da me adottati non costituiscano reale rischio per HIV); ho alcuni quesiti da porvi per cercare di capire meglio la casistica che riguarda le diagnosi da HIV.
Ho letto sul sito dell'ISS un articolo relativo all'anno 2019, il quale afferma che l'84,5% delle diagnosi totali sono da ricondurre a pratiche di sesso non protetto.

Assumendo che le percentuali siano rimaste invariate:
- primo dubbio: secondo quella che è la vostra conoscenza in questo ambito, alle "pratiche di sesso non protetto" vanno assimilate le rotture di preservativo? Se sì, tutte o solo alcune? Leggendo qua e là mi sembra che sia determinante il fatto che alla rottura si aggiunga un prolungato atto non protetto, ma chiedo conferma a voi di questa cosa.
- secondo dubbio: assumendo che la risposta al primo dubbio sia "sì: nell'84,5% delle diagnosi vengono incluse le rotture (tutte o di certa specie) del preservativo"; ma allora con cosa identifichiamo il restante 15,5% delle diagnosi? Considerando che la trasmissione verticale non è prevalente, soprattutto nei paesi sviluppati, significa allora che tali diagnosi sono tutte da ricondurre ad uso comune di siringhe in contesti di tossicodipendenza? Ma anche qui: le probabilità di contagio non sono "basse"?

Ovviamente mi rendo conto che l'articolo non l'ha scritto il forum di AnlaidsOnlus, ma questo è l'unico canale immediato per avere risposte attendibili sulla questione, anche considerando il vostro grado di conoscenza in relazione ad essa.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Tex83
Messaggi: 12617
Iscritto il: 11 gennaio 2010, 17:42
Località: Piacenza

Re: Casistica/statistiche/percentuali

Messaggio da Tex83 »

Buonasera, premesso che seguirà la risposta, come prima cosa devo purtroppo rilevare che lei, nonostante non abbia avuto rischi, è in cerca di "conforto" e lo cerca nella scienza sbagliata, cioè l'epidemiologia.
Lei non deve fare alcun test "risolutivo". Se lei non ha compreso di non aver corso rischi, nemmeno il test riuscirà a darle garanzie. Perché l'esperienza ci insegna che poi lei potrebbe avere dubbi sul risultato o su altre assurdità sviluppate in un contesto non scientifico.
Quindi, lavori immediatamente per reprimere pensieri non razionali.
Detto questo i dati ufficiali (ultimi disponibili 2019) sono disponibili qua: https://www.iss.it/documents/20126/0/CO ... 6490648406
Dalla tabella 5 a pagina 26 si capisce che in Italia l'84,5% dei casi diagnosticati nell'anno è per via sessuale; il 5,8% in soggetti che fanno uso di sostanze per via iniettiva; lo 0,1% per trasmissione verticale mentre nel 9,6% dei casi NON è stato possibile classificare la causa dell'infezione.
La rottura del preservativo, di fatto, è un rapporto non protetto.
Si renda conto che comunque per mille "0", ci sono vari "1": non è utile parlare di percentuali nei casi REALI e ATTUALI ma questi dati sono utili SOLO allo sviluppo di strategie di contrasto e per l'elaborazione di dati storici.
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oxyu
Messaggi: 14
Iscritto il: 17 giugno 2021, 16:44

Re: Casistica/statistiche/percentuali

Messaggio da oxyu »

Grazie Tex.
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