Linee guida o medico?
Inviato: 19 ottobre 2020, 14:45
Mi è stato bloccato post e chiesto di non ritornare sull’argomento, ma riscrivo perché ho aggiornamenti.
nel caso non possa farlo dato l’ultimo warning, capirei l’eliminazione.
Volevo chiedere: su questo forum (che ritengo il migliore in italia riguardo l’argomento Hiv) analizzate ogni caso specificamente per quanto vi è possibile telematicamente e fornite una risposta ‘singolare’ all’individuo, ma tutte le risposte diverse tra loro sono accomunate da un preciso e unico punto: il test, di IV generazione su prelievo venoso, effettuato dopo 40 giorni dall’episodio è DEFINITIVO e non merita d’esser ripetuto, a prescindere da sintomi / tipo di rischio. Salvo malattie autoimmuni e utilizzo simultaneo di immunosoppressori.
Io rispetto la vostra posizione, la mia domanda è: e se non fosse così? Le linee guida italiane vecchie ‘old.iss’ dicevano nelle Faq ‘un test effettuato dopo 40 giorni esclude il contagio’, quella risposta è stata eliminata dalle nuove FAQ sul nuovo sito dove resta indicato il periodo Finesgfa di 40 giorni per i test di IV, ma si invita semplicemente a testarsi DOPO tale momento, senza dare indicazioni precise su quando effettivamente sarà definitivo, come a dire che ‘un test prima dei 40 è inutile, dopo i 40 inizia ad aver senso farlo’. Altrimenti ci sarebbe scritto molto più facilmente ‘Un test al 41 esimo giorno è definitivo’. Le linee guida internazionali parlano di 6 settimane periodo finestra (42 gg) ma alcune per il risultato definitivo dicono di ripetere comunque a 90 gg. Basta cercare i siti ufficiali e masticare un po’ di inglese, NESSUNO SCRIVE ‘a 40 giorni è definitivo’.
Molti infettivologi, soprattutto in presenza di sintomi più specifici di altri, o in presenza di una patologia sottostante (non parlo di malattie autoimmuni genetiche, ma anche coinfezioni o vecchi tumori- diabete ecc ) invitano a ripetere a 90 gg.
E questo è il mio caso: qui leggo che il mio test Hiv a 42 giorni è definitivo, a lettere cubitali, nonostante linfonodi inguine (da eco) - rash esteso sul tronco (confermato da dermatologo) - simil balanite (non vista da alcunspecialista). L’infettivologo, tra l altro anche molto costoso , a cui mi sono rivolto dopo il test ‘definitivo’ dei 42 gg, mi ha detto che ‘a 43 giorni da una buona indicazione MA dovrò ripeterlo a 90 giorni per escludere l’infezione’
Io trovo abissale la differenza di pensiero che si ritrova da persona a persona sull’argomento. C’è chi dice definitivo a 40 e chi ‘a 40 buona indicazione ma da definire a 90’.
Non so cosa poter pensare. Il mio ovviamente non è un attacco o presa di posizione verso nessuno dei due modi di pensare. Io vorrei solo poter capire dove direzionare le mie paure dati i sintomi. Questo vuole solo essere un confronto sull’argomento. Probabilmente il forum vive per i consulti diretti e non per discussioni, quindi se non volute non chiedo risposte da admin/moderatori. Semplicemente tenermi il post aperto, perché può essere utile anche ad altre persone che purtroppo si avvicineranno al forum per trarre considerazioni , dato che aggiornerò col risultato dei prossimi test che effettuerò. ( a 2 mesi e 3 come infettivologo vuole)
Grazie.
nel caso non possa farlo dato l’ultimo warning, capirei l’eliminazione.
Volevo chiedere: su questo forum (che ritengo il migliore in italia riguardo l’argomento Hiv) analizzate ogni caso specificamente per quanto vi è possibile telematicamente e fornite una risposta ‘singolare’ all’individuo, ma tutte le risposte diverse tra loro sono accomunate da un preciso e unico punto: il test, di IV generazione su prelievo venoso, effettuato dopo 40 giorni dall’episodio è DEFINITIVO e non merita d’esser ripetuto, a prescindere da sintomi / tipo di rischio. Salvo malattie autoimmuni e utilizzo simultaneo di immunosoppressori.
Io rispetto la vostra posizione, la mia domanda è: e se non fosse così? Le linee guida italiane vecchie ‘old.iss’ dicevano nelle Faq ‘un test effettuato dopo 40 giorni esclude il contagio’, quella risposta è stata eliminata dalle nuove FAQ sul nuovo sito dove resta indicato il periodo Finesgfa di 40 giorni per i test di IV, ma si invita semplicemente a testarsi DOPO tale momento, senza dare indicazioni precise su quando effettivamente sarà definitivo, come a dire che ‘un test prima dei 40 è inutile, dopo i 40 inizia ad aver senso farlo’. Altrimenti ci sarebbe scritto molto più facilmente ‘Un test al 41 esimo giorno è definitivo’. Le linee guida internazionali parlano di 6 settimane periodo finestra (42 gg) ma alcune per il risultato definitivo dicono di ripetere comunque a 90 gg. Basta cercare i siti ufficiali e masticare un po’ di inglese, NESSUNO SCRIVE ‘a 40 giorni è definitivo’.
Molti infettivologi, soprattutto in presenza di sintomi più specifici di altri, o in presenza di una patologia sottostante (non parlo di malattie autoimmuni genetiche, ma anche coinfezioni o vecchi tumori- diabete ecc ) invitano a ripetere a 90 gg.
E questo è il mio caso: qui leggo che il mio test Hiv a 42 giorni è definitivo, a lettere cubitali, nonostante linfonodi inguine (da eco) - rash esteso sul tronco (confermato da dermatologo) - simil balanite (non vista da alcunspecialista). L’infettivologo, tra l altro anche molto costoso , a cui mi sono rivolto dopo il test ‘definitivo’ dei 42 gg, mi ha detto che ‘a 43 giorni da una buona indicazione MA dovrò ripeterlo a 90 giorni per escludere l’infezione’
Io trovo abissale la differenza di pensiero che si ritrova da persona a persona sull’argomento. C’è chi dice definitivo a 40 e chi ‘a 40 buona indicazione ma da definire a 90’.
Non so cosa poter pensare. Il mio ovviamente non è un attacco o presa di posizione verso nessuno dei due modi di pensare. Io vorrei solo poter capire dove direzionare le mie paure dati i sintomi. Questo vuole solo essere un confronto sull’argomento. Probabilmente il forum vive per i consulti diretti e non per discussioni, quindi se non volute non chiedo risposte da admin/moderatori. Semplicemente tenermi il post aperto, perché può essere utile anche ad altre persone che purtroppo si avvicineranno al forum per trarre considerazioni , dato che aggiornerò col risultato dei prossimi test che effettuerò. ( a 2 mesi e 3 come infettivologo vuole)
Grazie.