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Il 20 gennaio ho avuto un rapporto a rischio, rapporto anale con rottura di preservativo per fortuna me ne sono accorto subito, massimo 10 secondi, lo so è un contatto a rischio infatti dopo 35/36 ore ho iniziato la cura Genvoya per un mese, sono stato molto ligio, ho preso le pillole sempre allo stesso orario. Ho fatto il test subito e dopo 30 giorni il dottore mi ha tranquillizzato dicendo che le possibilità di essere contagiato sono relativamente remote per la durata del contagio, e per la cura oltre al test, che presumo sia negativo siccome nessuno mi ha chiamato e io non potevo andare in ospedale per via del coronavirus, ora a distanza di 8 mesi ho avuto il fuoco di sant'antonio 5 puntini sul fianco sinistro, già avuto a 5 anni sul viso,che tramite una cura,zelitrex, è del tutto scomparso però sono due giorni che ho la febbre con la Tachipirina scende anche a 35.8 invece senza niente ho la temperatura di media a 37.5/6 raramente la sera 38, secondo voi può esserle correlato? E poi mi conviene fare il test ora che sto ancora con la febbre o vado quando tutto sarà passato? Perche ho letto che un'infezione può anche portare un falso positivo e nom voglio avere paranoie più di quante ne ho

Buonasera, lei deve fare il test conclusivo della PEP (ovviamente quando non avrà più febbre).
Il test NON sarà influenzato dalla sua condizione attuale, che deve comunque riferire al medico di base al più presto.

Siccome l'ospedale è off limit posso farlo in un centro di analisi? Grazie per la risposta

Sarebbe meglio all'ospedale, proprio perché lì ha fatto il tutto.
Le consiglio di telefonare per informarsi: negli ospedali è possibile accedere in tutta sicurezza e non mi risulta che al momento queste prestazioni (in generale) siano sospese.
In ogni caso quanto descrive è estremamente improbabile che possa essere ricondotto ad un rapporto sessuale di ben 8 mesi fa.

Grazie ancora per la risposta, domani ho un tampone per il covid e chiamo in ospedale.