Io non ho mai praticato sesso in situazioni di rischio in vita mia, tranne un cunnilingus a massaggiatrice cinese praticato l'anno scorso per cui ebbi un sacco di problemi fisici molto simili a una sieroconversione (forte astenia, ingrossamento linfonodi ecc.) ma tutti test negativi fino a 4 mesi dopo l'accaduto.
La settimana scorsa ho fatto la più grande stronzata della mia vita, e ho avuto la mia dose di sfortuna.
Ho ricevuto rapporto orale da una persona che pratica spesso rapporti con sconosciuti e a un certo punto ho visto sangue che ha perso dalla bocca, nettamente visibile sul mio glande.
Ho pulito con acqua e poi dopo 1 minuto con amuchina gel, per quello che possa servire.....
La persona in questione dice di non avere hiv, dopo mia insistenza mi ha detto che avrebbe fatto il test.
Mi ha inviato una foto di risultati di un test che avrebbe fatto 3 giorni dopo l'accaduto ma senza data e alla mia richiesta di farmi vedere la data non mi ha inviato niente e ha reagito male, dunque credo che con molta probabilità questa persona sia positiva e voglia togliersi dalle responsabilità. Poi il fatto che pratica spesso rapporti a rischio, e che sanguinamento gengivale non è proprio un buon segno...
Dopo 12 ore ho preso la prima pillola di PEP (Genvoya), ora è passata una settimana, l'ho presa sempre in orario, al momento non ho effetti collaterali.
Cosa ne pensate? Io mi vedo già spacciato per il sangue e per il fatto che questa persona credo a questo punto sia positiva, altrimenti avrebbe avuto tutto l'interesse a non darmi dubbi.
Devo solo pregare che la PEP faccia effetto e le 12 ore non siano state decisive.
