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Informazioni per sessualità serena

Inviato: 12 settembre 2018, 17:12
da Cancella utente 39587
salve, sono una ragazza di 25 anni. Sono stata fidanzata praticamente tutta la vita fino a due anni fa, vengo testata periodicamente per HIV poichè sono donatrice di sangue da 5 anni e cerco sempre di avere rapporti protetti, francamente per quelle poche volte che mi capita di andare a letto con qualcuno, che non è mai stato, almeno fino ad adesso, uno sconosciuto, fermo restando che di chiunque non è possibile conoscere lo stato sierologico a prescindere dal fatto che se ne conosca qualsiasi altro aspetto.

in questi due anni ho frequentato alcuni uomini, utilizzando QUASI sempre il preservativo, ma sinceramente non SEMPRE.

Dall'ultimo test hiv effettuato, a maggio, a oggi ho avuto due brevi frequentazioni, entrambe con persone che conosco bene ma con le quali comunque non mi va di discutere l'argomento. Con il primo i rapporti sono stati due e sono stati protetti dal preservativo, il quale però si è letteralmente squarciato nel secondo rapporto, non sò in quale momento del rapporto e per fortuna in assenza di sperma all'interno dello stesso. Devo dire che il rapporto è stato abbastanza lungo in termini di tempo e che credo che il problema fosse la taglia del preservativo, diciamo che è ragionevole ritenere che io abbia avuto un rapporto vaginale scoperto di almeno 30 minuti, senza però entrare sicuramente in contatto con lo sperma dato che a seguito della rottura del preservativo, ho deciso di far raggiungere in altro modo l'orgasmo al mio partner. ECCO QUINDI LA PRIMA DOMANDA: il rapporto recettivo vaginale come è successo a me, che credo possa paragonarsi ad un coito interrotto, è davvero rischioso quanto quello completo? inoltre, se è vero che la carica virale contenuta nel liquido prespermatico non è sufficiente ad infettare, perchè invece il rapporto vaginale e quindi la mera penetrazione lo è? ovviamente in assenza di lesioni, perchè è chiaro che in presenza di lesioni il contatto diviene sangue mucosa, o addirittura sangue sangue.

La seconda situazione è invece più "rischiosa", presumo, ciò perchè, nonostante si tratti di un mio amico di vera lunga data, che per altro dichiara di fare periodicamente le analisi del caso, motivi per i quali mi sono concessa a lui senza preservativo direttamente, per il periodo in cui lui era in vacanza dove mi trovavo io, dovendo chiudere la nostra relazione per ragioni di distanza: vive dall'altra parte del mondo. Insomma mi sono fidata, lo sento anche, abbiamo parlato dell'argomento, ma io ovviamente non mi fido. Qui non è una rottura di preservativo ma un coito interrotto, reiterato, si parla almeno di 10 rapporti, senza APPARENTI incidenti. MAI ingoiato sperma ne praticato rapporti orali.

Da quest'ultimo rapporto è ormai trascorso un mese, quindi di sicuro farò il test anche per una questione di etica essendo donatrice.

L'argomento però sul quale mi preme avere delucidazioni è quello dei sintomi. HO PERFETTAMENTE CHIARO CHE I SINTOMI NON FANNO LA DIAGNOSI e NON INTENDO NON FARE IL TEST O CONVINCERE QUALCUNO A NON FARLO, cerco soltanto risposte per evitare di fare un test ogni singola volta che ho un rapporto sessuale (cosa che si è verificata in questi due anni), perchè la cosa inizia a sfuggirmi di mano e ho paura possa rovinare il mio rapporto con il sesso.
LA DOMANDA è LA SEGUENTE: QUANDO SI PARLA DI SIEROCONVERSIONE ASINTOMATICA, ci si riferisce DAVVERO alla TOTALE assenza di sintomi? oppure, dato che la maggior parte della persone ha rapporti sessuali a iosa e con chiunque senza nemmeno farsi sfiorare dall'idea dell'HIv, POI SE LO RITROVA E DICHIARA DI NON AVER AVUTO NESSUN SINTOMO PERCHè NON COLLEGA LA PRIMOINFEZIONE AL RAPPORTO? data la mia paranoia costante sull'argomento, posso arrivare alla conclusione che se non mi si alza nemmeno una linea di febbre dopo una rottura di preservativo/coito interrotto il test devo farlo lo stesso ma è ragionevole ritenere che io non abbia nulla? Inoltre, perchè tutti i virus creano una reazione del corpo e proprio l'HIV invece no? Non è che dire che i sintomi non ci sono è una strategia di prevenzione per spingere più persone a fare il test? Forse in realtà i sintomi da sieroconversione ci sono sempre (aspecifici, più intensi o meno) solo che la gente non si sente malata o non li collega...e quando si parlà di asintomaticità ci si riferisce al periodo successivo a quello della sieroconversione? Non avere nulla non può escludere al 100% il contagio ma, mi domando, lo potrebbe escludere al 90%? e non è che in realtà bisognerebbe dire NON PERCEPIRE nessun sintomo, piuttosto che NON AVERE nessun sintomo? Spero che il tono non appaia polemico perchè non lo è, cerco solo di capire.

TERZA DOMANDA, se una persona se la sentisse di rischiare un pò, sarebbe corretto dire che il coito interrotto non elimina le possibilità di contagio, ma le riduce e dato che nel rapporto vaginale la trasmissione è abbastanza difficile, evitando anche lo sperma in bocca nei rapporti orali, ci si mette più o meno al sicuro e non occorre testarsi ad ogni rapporto, ma magari una volta l'anno?

Vi ringrazio se vorrete rispondermi, queste delucidazioni mi consentirebbero davvero di vivere la mia sessualità con moltà piu serenità :)

Re: Informazioni per sessualità serena

Inviato: 12 settembre 2018, 17:36
da Marcosito
Ciao ragazza,
In termini per quanto hai descritto i tuoi rapporti sono a rischio. A mio avviso, per quel che viene citato e riportato anche dal ministero, un rapporto non protetto può esporre ad un rischio. Durante un rapporto, pur non percependolo, si possono creare traumi alle mucose, che possono facilitare l'ingresso del virus (che pero può penetrare anche tramite mucose integre). Il liquido precoitale contiene il virus. Non è utile fare stime, perché i fattori che possono aumentare il rischio possono essere vari ed individuali. Per i sintomi non so dirti, nel senso se si parla di sieroconversione asintomatica, perché per quel che mi riguarda io i sintomi li ho avuti e sono stati diversi. C'è chi non se n'è accorto probabilmente perché sono stati più leggeri e magari gli è stata data poca importanza, a volte vengono scambiati per banali virosi. Il punto non è tanto l avere o non avere sintomi, ma il rischio che si corre nell' avere un rapporto non protetto. I tuoi sono a rischio per hiv e altre MST trasmissibili, quindi a prescindere dai sintomi credo tu debba effettuare degli screening.

Re: Informazioni per sessualità serena

Inviato: 12 settembre 2018, 17:50
da Tex83
provo a darle una risposta citando i suoi punti


> ECCO QUINDI LA PRIMA DOMANDA: il rapporto recettivo vaginale come è successo a me,
> che credo possa paragonarsi ad un coito interrotto, è davvero rischioso quanto quello
> completo? inoltre, se è vero che la carica virale contenuta nel liquido prespermatico
> non è sufficiente ad infettare, perchè invece il rapporto vaginale e quindi la mera
> penetrazione lo è? ovviamente in assenza di lesioni, perchè è chiaro che in presenza
> di lesioni il contatto diviene sangue mucosa, o addirittura sangue sangue.
>

Questo assunto è errato: il liquido precoitale contiene una carica virale sufficiente a veicolare una infezione.


> La seconda situazione è invece più "rischiosa", presumo, ciò perchè, nonostante si
> tratti di un mio amico di vera lunga data, che per altro dichiara di fare periodicamente
> le analisi del caso, motivi per i quali mi sono concessa a lui senza preservativo
> direttamente, per il periodo in cui lui era in vacanza dove mi trovavo io, dovendo
> chiudere la nostra relazione per ragioni di distanza: vive dall'altra parte del
> mondo. Insomma mi sono fidata, lo sento anche, abbiamo parlato dell'argomento, ma
> io ovviamente non mi fido. Qui non è una rottura di preservativo ma un coito interrotto,
> reiterato, si parla almeno di 10 rapporti, senza APPARENTI incidenti. MAI ingoiato
> sperma ne praticato rapporti orali.
>
> Da quest'ultimo rapporto è ormai trascorso un mese, quindi di sicuro farò il test
> anche per una questione di etica essendo donatrice.

E fa bene: si tratta di un rapporto a rischio, e dovrebbe astenersi dalla donazione per quattro mesi, come da linee guida avis


>
> L'argomento però sul quale mi preme avere delucidazioni è quello dei sintomi. HO
> PERFETTAMENTE CHIARO CHE I SINTOMI NON FANNO LA DIAGNOSI e NON INTENDO NON FARE
> IL TEST O CONVINCERE QUALCUNO A NON FARLO, cerco soltanto risposte per evitare di
> fare un test ogni singola volta che ho un rapporto sessuale (cosa che si è verificata
> in questi due anni), perchè la cosa inizia a sfuggirmi di mano e ho paura possa
> rovinare il mio rapporto con il sesso.

E invece è l'unica cosa da fare in caso di rapporti non protetti:il sesso può essere vissuto serenamente utilizzando il preservativo

> LA DOMANDA è LA SEGUENTE: QUANDO SI PARLA DI SIEROCONVERSIONE ASINTOMATICA, ci si
> riferisce DAVVERO alla TOTALE assenza di sintomi? oppure, dato che la maggior parte
> della persone ha rapporti sessuali a iosa e con chiunque senza nemmeno farsi sfiorare
> dall'idea dell'HIv, POI SE LO RITROVA E DICHIARA DI NON AVER AVUTO NESSUN SINTOMO
> PERCHè NON COLLEGA LA PRIMOINFEZIONE AL RAPPORTO?

Per sintomi si intende un quadro che può essere manifesto e riscontrabile clinicamente (ad esempio eruzioni cutanee) o meno (ad esempio astenia). Le sieroconversioni possono avvenire in maniera totalmente asintomatica perchè non è il virus hiv direttamente a generare i sintomi ma una complessa reazione del sistema immunitario


> posso arrivare alla conclusione che se non mi si alza nemmeno una
> linea di febbre dopo una rottura di preservativo/coito interrotto il test devo farlo
> lo stesso ma è ragionevole ritenere che io non abbia nulla?

assolutamente NO

Inoltre, perchè tutti
> i virus creano una reazione del corpo e proprio l'HIV invece no?

Falso anche questo: molti virus hanno il loro decorso e vengono superati senza sintomi evidenti

> Forse in realtà i sintomi da sieroconversione ci sono sempre (aspecifici,
> più intensi o meno) solo che la gente non si sente malata o non li collega...e quando
> si parlà di asintomaticità ci si riferisce al periodo successivo a quello della
> sieroconversione?

Non è così: ci son sieroconversioni totalmente asintomatiche, nel periodo successivo all'infezione che va dal momento dell'ingresso del virus all'aids conclamato

Non avere nulla non può escludere al 100% il contagio ma, mi domando,
> lo potrebbe escludere al 90%? e non è che in realtà bisognerebbe dire NON PERCEPIRE
> nessun sintomo, piuttosto che NON AVERE nessun sintomo? Spero che il tono non appaia
> polemico perchè non lo è, cerco solo di capire.

Anche qua, no: avere o percepire sintomi a mio avviso è equivalente: se li percepisce, si rivolge a un medico o comunque cerca di arginare la cosa con un farmaco, un integratore, o comunque ci fa caso. Il punto è che i sintomi quando presenti sono altamente aspecifici

>
> TERZA DOMANDA, se una persona se la sentisse di rischiare un pò, sarebbe corretto
> dire che il coito interrotto non elimina le possibilità di contagio, ma le riduce
> e dato che nel rapporto vaginale la trasmissione è abbastanza difficile, evitando
> anche lo sperma in bocca nei rapporti orali, ci si mette più o meno al sicuro e
> non occorre testarsi ad ogni rapporto, ma magari una volta l'anno?

No, non è corretto.

>
> Vi ringrazio se vorrete rispondermi, queste delucidazioni mi consentirebbero davvero
> di vivere la mia sessualità con moltà piu serenità :)

FACCIA USARE IL PRESERVATIVO!

Re: Informazioni per sessualità serena

Inviato: 12 settembre 2018, 18:11
da Cancella utente 39587
Grazie delle risposte, senza dubbio faró il test e continuerò a stare il più attenta possibile. Non ho mai detto che donerò prima dei quattro mesi, quindi non capisco la precisazione.
Continueró a prendere sempre in considerazione l’ipotesi di essere sieropositiva se si dovesse rompere un preservativo come nel primo rapporto descritto e non mi fideró più come ho fatto nel secondo, visto che adesso mi mangio le mani e ho paura.

Volevo solo capire se il coito interrotto era meno rischioso del rapporto completo e se l’assenza di sintomi potesse essere rincuorante, ma mi pare evidente di no.

Sinceramente sono considerata la pazza da amici, fratelli e persino papà... ma a sto punto i pazzi sono loro.

Spero che andrà tutto bene. Grazie ancora

Re: Informazioni per sessualità serena

Inviato: 12 settembre 2018, 18:20
da Cancella utente 39587
devo dirle che mi ha terrorizzata comunque, mi riferisco all’utente Tex.
Non le muovo una critica, solo è così.
Grazie ancora

Re: Informazioni per sessualità serena

Inviato: 12 settembre 2018, 18:28
da Cancella utente 39587
Se mi rispondessero anche i medici comunque ne sarei molto felice.
A presto

Re: Informazioni per sessualità serena

Inviato: 13 settembre 2018, 10:29
da Claudia Balotta
Buongiorno,
con la premessa che non sono accettabili messaggi così lunghi che richiedono molto tempo per leggerli e interpretarli (in quanto contengono informazioni supreflue per noi) e che presuppongono una scarsisssima conoscenza dei modi di trasmissione di HIV
1_confermo tutto quanto detto da Tex83
2_ suggerisco di leggere con attenzione le informazioni fornite dia siti:
https://www.anlaidsonlus.it/
http://www.epicentro.iss.it/problemi/aids/aids.asp
http://www.helpaids.it/flex/cm/pages/Se ... IDPagina/1
http://www.lila.it/it/
Claudia Balotta