Rischio in ospedale

Area dedicata allo scambio di notizie ed informazioni sulla trasmissione del virus HIV e sul Test

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Minias78
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Iscritto il: 13 dicembre 2017, 20:17

Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

Salve, ho letto un po in giro e anche su questo forum e che anche un altro utente ha avuto una situazione simile. Vi spiego: poco piu di 2 mesi fa sono stato in un day hospital per effettuare delle analisi soffrendo di un osteoporosi idiopatica. C'è stato prelievo del sangue, parecchie fiale. Poi mi dovevano inserire una soluzione per stimolare (non so cosa) una risposta valutabile sempre poi prelevando sangue dopo la soluzione. Ora è successo questo: c era abbastanza confusione tra le infermiere e dopo aver prelevato il sangue mi è stata tolta parte di dove venivano inserite le fialette e il mio sangue ha iniziato a zampillare dal tubicino,fatto sta che l infermiera ha premuto sull ago per fermarlo. Poi ho visto che non sapeva che fare e si è girata un po spaesata...non ho visto bene da dove l ha preso ma mi ha inserito una specie di tappo a due vie che a me è sembrato gia sporco di sangue all interno e poi l ha pulito iniettando un liquido trasparente, non si era pulito bene la prima volta ed ha nuovamente inserito del liquido per pulirlo completamente.ho visto l infermiera un po in ansia dopo questa pratica ma li per li non ci ho fatto caso. Poi dopo è venuta un altra infermiera che per mettermi la flebo ha visto quel tappino e si è domandata come mai avessi quel tipo, è andata di fronte a me a prendere una specie di ribinetto scartato davanti a me e l ha sostituito con quello che avevo. Ho pensato allora poi che l altra infermiera aveva usato un qualcosa precedentemente usato magari dal paziente precedente...pero ho pensato ad una mia visione. Dopo due settimane da quest evento ho iniziato ad accusare un forte malessere, mi sentivo molto spossato accompagnato da un alterazione di temperatura lieve (max 37,2 - 3) ma solo di giorno, sudorazioni notturne forti, lingua bianca e diarrea che è durata per due settimane (sono anche caduto rompendomi una mano per la stanchezza). Dopo le due settimane i problemi intestinali si sono calmati ma è inizato mal di gola per una settimana e la febbre lieve non è mai scesa dalla prima volta e permane tutt ora. Nel frattempo mi sono fatto visitare dal medico che pensa ad un infezione virale e ho fatto una visita da infettivologo. Ho fatto emocromo che non ha valori normali sui linfociti che sono molto al di sotto della soglia e neutrofili piu alti della soglia, ves e pcr non alterati. Ho pensato all hiv leggendo un po in giro sintomi ne ho parlato col medico e mi ha fatto fare un test a 43 giorni con esito negativo e tipizzazione linfocitaria di cui ancora aspetto gli esiti. C è qualche correlazione tra l accaduto in ospedale , i sintomi che accuso tutt ora? È possibile che sia stato contagiato da qualcosa? Che rischi ci sono? Non so se ho qualche patologia particolare. Il test hiv lo devo ripetere? Altre cose da valutare?
Tex83
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Iscritto il: 11 gennaio 2010, 17:42
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Tex83 »

ciao, se il test è di quarta generazione, è definitivo e non va ripetuto. A prescindere dal test, il rischio di tutta la situazione era a mio avviso quasi nullo per hiv.
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Minias78
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

Grazie tex. Sul test c era scritto anticorpi hiv 1 / 2 - 4 generazione negativo valori 0,16. Ci sono altre infezioni possibili con il sangue che danno tale sintomi a tuo avviso? Epatiti? Tra le altre cose ho avuto un calo del peso corporeo di almeno 6kg
Tex83
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Iscritto il: 11 gennaio 2010, 17:42
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Tex83 »

ciao, al limite epatite C, ma parliamo di un episodio a rischio molto basso anche perché il contatto con sangue altrui è del tutto presunto. Ci sono tante forme virali trasmissibili anche semplicemente per via aerea, senza andare a ricercare per forza un collegamento con quanto accaduto.
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Minias78
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

Ok. Be se fosse virale per via aerea...i miei genitori non si sono presi nulla, mi sembra alquanto strano.
Minias78
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

Salve, ho ritirato gli esiti della tipizzazione linfocitaria fatta lo stesso giorno del test hiv che faro valutare al medico. Nel frattempo ho visto che il rapporto cd4 cd8 e praticamente 1 e il numero totale dei cd4 è 463. C è qualche correlazione? Sempre informandomi ho letto proprio che il virus hiv attacca queste cellule distruggendole per replicarsi. Cosa ne pensate? Sembra che il corso di come sono successe le cose siano correlate. (Falso negativo del test per qualche motivo?)
Tex83
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Iscritto il: 11 gennaio 2010, 17:42
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Tex83 »

Ciao, il test HIV a 43 giorni è negativo e definitivo a prescindere dai valori riscontrati nella tipizzazione linfocitaria.
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Claudia Balotta
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Iscritto il: 2 marzo 2015, 19:07

Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Claudia Balotta »

Buon pomeriggio,
concordo con quanto detto da Tex83: il rischio di infezione con agenti virali è sostanzialmente inesistente. Il suo test per HIV è definitivo.
Claudia Balotta
Minias78
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Iscritto il: 13 dicembre 2017, 20:17

Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

Salve e scusate. Purtroppo ancora non sto bene e la febbre non passa (praticamente da due mesi). Ho letto dalla dottoressa che parla di rischio inesistente. Ora siccome l evento vissuto ricordando come sono andati i fatti mi lasciano perplesso e i problemi descritti sono iniziati esattamente dopo 2 settimane...ricordo perfettamente l espressione dell infermiera a seguito di quella operazione (è tipo sbiancata come si dice) e poi non è più tornata lei (vedi descrizione primo post) allora mi chiedo, nel caso nel tappo/rubinetto fosse gia usato qualche minuto prima in cui è rimasto sangue all interno e quindi chiuso e non esposto all aria, un virus che sia hiv o hcv o non so quale altro, dopo quanto si inattiverebbe? Immagino che comunque il paziente precedente dovrebbe avere qualcosa, insomma percentuali molto basse, ma se fosse invece? Un errore sanitario....ne capitano tanti....Magari peggio che mai una coinfezione allungherebbe i periodi finestra delle infezioni riguardo una risposta immunitaria? Se posso...ho cercato un po in giro, ma una discesa dei cd4 al di sotto dei 500 a quali altre infezioni puo essere dovuta dal momento che il test dopo 40 giorni è risultato negativo?
Tex83
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Iscritto il: 11 gennaio 2010, 17:42
Località: Piacenza

Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Tex83 »

ciao, concentrarsi su un test hiv negativo e definitivo vuol dire ritardare la vera diagnosi. I sintomi riferiti vanno indagati col curante.
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Minias78
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Iscritto il: 13 dicembre 2017, 20:17

Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

La vera diagnosi non la sta trovando nessuno, sono loro che stano ritardando il mio problema dal momento che faccio visite da due mesi oramai...e questo mi spaventa perche ribadisco che quei sintomi li ho avuti veramente. Tra le altre cose iniziando a preoccuparmi e a informarmi ho trovato che all ospedale dove effettuano il test hiv utilizzano la macchina architect abbot con assay reagent della bio-rad in particolare il bioplex2200.

Vi posto ciò che è scritto dalla casa produttrice:
Il gruppo M dell'HIV-1 include 9 sotto-tipi (A, B, C, D, F, G, H, J e K)(11)
e forme ricombinanti circolanti
(CRF)(11,14)
. La distribuzione geografica dei diversi sotto-tipi è attualmente ben definita(15,16)
. Talune
varianti di HIV-1 presentano solo il 70% di omologia per i geni GAG e POL in isolati principali e
soltanto il 50% per il gene ENV; tali differenze possono spiegare perché in certi pazienti l'infezione non
venga diagnosticata.

Ora volendo essere pessimista qualora ci sia l infezione se è vero quello sopra scritto alcuni test non rilevano determinati tipi,sottotipi e CRF.
Detto questo inviterei i centri italiani ad attrezzarsi con gli assay reagent che comprendono tutto ciò fin ora trovato (che immagino i gruppi N e P e varianti CRF le abbiano diagnosticati non durante la sieroconversione....ma dopo) dal momento che il flusso migratorio dai paesi geograficamente a rischio anche per gli altri tipi (visto che a me è successo in ospedale dove ci va chiunque) per evitare errori che comprometterebero la vita anche di altre persone. E non dite di no...la malasanità in Italia è un dato di fatto. Se poi mi sbaglierò ben venga lo ammetterò.
Minias78
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Iscritto il: 13 dicembre 2017, 20:17

Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

Non sono medico ma non sono nemmeno un superficiale, ed in ogni infezione (virale direi visto che con EBV ebbi aumento di linfociti e non linfopenia) i CD4 dovrebbero reagire stimolando la risposta immunitaria per rispondere all attacco e non diminuire sotto la soglia dei 500. Ribadisco se mi sbaglio bene, ma le diagnosi dei medici fin ora non hanno portato a niente. Anzi, hanno detto stai guarendo ma non si sa da cosa. Scusate ma sono abbastanza inorridito. (Se sospetto hiv e dalla fase acuta sto passando alla fase latente/asintomatica)
Tex83
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Tex83 »

ciao, in assenza di rischio è veramente inutile parlare di hiv; soprattutto mettendo in dubbio la serietà del servizio sanitario nazionale e attingendo a fonti non aggiornate. I saggi della linea Bioplex2200 sono di ultima generazione e all'avanguardia: mettere in dubbio questo significa instillare preoccupazioni dannose a chi ricerca anche su questo sito informazioni aggiornate e attendibili. Non ho altro da aggiungere.
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Minias78
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Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Minias78 »

L'assenza di rischio è sempre da valutare. Se fosse gia usato su un paziente con infezione il rischio puo esserci cosi come c è per gli operatori sanitari. A prescindere non capisco perché dici di attingere a fonti non aggiornate. Basta andare sul sito della casa produttrice e leggere le specifiche del kit. A parte questo hai ragione a parlare del forum come dici. Se anziche rischio in ospedale avessi parlato di rapporto anale non protetto con soggetto sicuramnete sieropositivo (magari con tipo N o CRF non conosciuto e tropismo r5x4) che ha avuto molti partner a rischio, sintomatologia descritta ( non trovando dai medici altre infezioni virali) e test negativo a 43 giorni con il kit sopra citato si confermerebbe la negatività del test con i sintomi che si risolvono spontaneamente e tipizzazione linfocitaria postata o magari cambierebbe la risposta? Scusate ma la salute non andrebbe vista in modo superficiale a mio avviso. Non vuole essere una polemica verso il forum che è molto utile e fate un lavoro sociale molto bello, ma uno sfogo dal momento che nel centro dove sono andato per le visite è il primo centro ospedaliero che sta anche in commissione per aids e su un documento visionabile online sul loro sito, dicono tra l altro che se un test è negativo ma la sintomatologia riporta ad hiv andrebbero effettuate ulteriori accertamenti a riguardo nel caso non siano state accertate altre infezioni.
Claudia Balotta
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Iscritto il: 2 marzo 2015, 19:07

Re: Rischio in ospedale

Messaggio da Claudia Balotta »

Buon pomeriggio,
concordo con quanto detto da Tex83. Continuo a ritenere che lei non abbia corso un rischio sulla base di quanto ha descritto. Tuttavia, perchè non ritorna al centro che ha citato per discutere con loro le sue problematiche che ora sono affrontabili solo con un rapporto diretto?
Claudia Balotta
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