Possibile esposizione congiuntivale

[Tirocy]

Gentili medici,
ho svolto un tirocinio presso il reparto di ortopedia. Spiego brevemente quanto è accaduto: ho assistito giorni fa ad un intervento di amputazione di un arto inferiore (altezza femore). Ero ad un metro di distanza dal tavolo operatorio, dietro ai chirurghi che operavano per quanto avessi comunque visuale del campo operatorio, e non indossavo gli occhiali protettivi (dato che nn erano presenti in sala e dal momento che sarei stato abbastanza distante non mi ero posto eccessivi problemi nel reperirli). Quel giorno non mi parve di aver corso nessun rischio per quanto abbia tenuto anche uno stato di allerta, ma da stamani ho un terribile dubbio: potrei essere stato colpito da qualche piccolo schizzo di sangue nell'occhio, nel momento in cui il chirurgo usava la sega sul femore della paziente, e quindi aver rischiato di contrarre una patologia virale per via congiuntivale? Lì per lì non non ho percepito nulla (tanto che nn ho minimamente pensato di denunciare il fatto o ricorrere a profilassi pest-esposizione) ma giorni dopo, ripensandoci, mi è venuto questo dubbio dal momento che indossavo le lenti a contatto e quindi potrei aver avuto una sensibilità corneale ridotta per percepire una goccia o un minimo corpo estraneo. Questo timore, che entro certi aspetti, potrebbe sembrare eccessivo deriva da un mio profondo atteggiamento di timore di contrarre hiv o hcv. Inoltre, una eventuale gocciolina di sangue, al limite della possibilità di essere percepita, sarebbe potuta essere sufficiente per un contagio? Grazie infinite per il vostro tempo

[Sargeras]

Prima di fare questo genere di operazioni non vengono eseguiti dei test di controllo ?
Il personale medico o assistente dovrebbe essere al corrente dei rischi mentre si opera un paziente.

Ad ogni modo credo che se uno schizzo di sangue l'avesse colpita sull'occhio se ne sarebbe accorto.

[sgnappero]

Buonasera,se non è certo lei dello svolgimento nei fatti, di certo non possiamo esserlo noi. Ad ogni modo, la congiuntiva è permeabile al virus, ma una gocciolina di sangue difficilmente sarebbe in grado di trasmettere il virus.

[davi]

Ciao,

La membrana dell'occhio come ti hanno detto è permeabile e può essere una fonte di ingresso per il virus.
Però ragioniamo insieme. Una goccia di sangue che fluttua nell'etere e viene a colpire un occhio di un osservatore che non si accorge di essere stato colpito non si può sentire. Mettiti una goccia di collirio nell'occhio e analizza la tua reazione e poi cerca di ricordare se hai provato la stessa sensazione.

Altra cosa, ti chiedo scusa ma non mi ricordo più il nome dello studio italiano, ma se cerchi su google di sicuro lo trovi. Comunque questo studio ha raccolto una serie di eventi-denunce di infortuni professionali e il caso da te esplicato è tendenzialmente raro e sono pochissimi i casi (se ricordo un paio) in cui vi è stato un contagio e in questi casi vi è stato un massiccio contatto tra sangue e membrana.

Con questo non voglio dire che sia difficile questa modalità di trasmissione, ma solo che è un evento raro, poco studiato per la carenza di casi, ma che necessita una serie di fattori quali:
- carica virale sufficiente;
- quantità ematica sufficiente;
- tempista sufficiente;
- etc;

Attendi la risposta della dottoressa.

Ps: tutti i pz sono da considerare potenzialmente infetti e non sempre vengono eseguiti test infettivologici. E per quanto vi possa sembrare, gli operatori non hanno diritto di sapere le malattie del pz che operano, ma il pz ha il diritto alla privacy. Per il test hiv ci vuole il consenso del pz firmato. Se non vuole che si sappia è un suo diritto.

[gaia]

Buongiorno!
Come già le hanno detto i super esperti Sargerar e sgnappero, uno schizzo di sangue dentro l'occhio si avverte SICURAMENTE.
Non si faccia prendere da ansie e paronie senza alcun fondamento.
Buona giornata.

[Tirocy]

Grazie per le vostre risposte, effettivamente credo che mi sarei accorto se mi fosse arrivato qualcosa nell'occhio. Probabilmente è l'eccessiva ansia che mi induce a pensare che possa essere accaduto qualcosa e che mi porterà ad eseguire un nat hiv a 21 giorni dall'evento.
Relativamente a quanto dicevate, non ho ben capito se sono rari i casi di esposizione o di contagio con questa modalità. Su internet ho letto varie percentuali di contagio, che vanno da 0.09% a 0,4% in base alle caratteristiche dell'esposizione. Ma sono davvero così "basse"? È ovvio che nella carriera di un medico o di un infermiere possono essere molteplici le esposizioni, ma detta così è più difficile di quanto pensassi essere contagiati. Confermate?

[davi]

Basta una disattenzione per prendere l'HIV, bisogna sempre stare attenti a cosa si fa.

Sono basse le percentuali su infortuni dovuti a tagli con siringhe da intramuscolo, sottocute, lancette perché il materiale ematico che si raccoglie su questi dispositivi non è elevato. Diverso è se ti buchi con un ago cannula o durante un prelievo dove l'ago cavo è pieno di sangue e la pericolosità è maggiore..

Fai attenzione.

[Tirocy]

Si si, di certo nn prenderei queste statistiche per prendere sotto gamba i rischi nella mia professione. Ma di certo mi farebbero dormire un po' più tranquillo oggi se fossero attendibili

[Claudia Balotta]

Buonasera,

le confermo quanto detto dagli utenti che le hanno risposto: è necessaria una consistente quantità a pressione elevata di sangue (per esempio taglio di una arteria) che colpisca la cornea per avere un rischio concreto. Anche in questi casi il rischio è molto basso.
Claudia Balotta

[Tirocy]

Buonasera e chiedo scusa per l'ulteriore quesito relativamente all'evento sovraesposto. Sono venuto a sapere che, nel medesimo intervento, si era feerito uno specializzando mentre applicava i punti di sutura. Per questo motivo sono stati richiesti i merkers del paziente fonte, risultato poi negativo ad hcv, hbv e hiv (hiv ag/ab). Qualora si fosse trovato in periodo finestra (situazione quanto probabile?), dal momento che la carica virale sarebbe maggiore, avrei corso un rischio maggoore di contagio? Grazie per le vostre risposte

[Tirocy]

Gentili utenti, potrei avere una risposta al mio ultimo questito?

[Claudia Balotta]

Se lei, medico tirocinante, chiede a me quanto probabile sia che un paziente qualsiasi sia in periodo finestra durante un intervento chirurgico, mi perdoni ma devo suggerirle di consultare un qualsiasi testo aggiornato di malattie infettive e soprattutto di tranquillizzarsi!
Claudia Balotta

[Tirocy]

Non sono medico tirocinante, bensì allievo infermiere. È anche perchè nel mio corso di laurea la microbiologia non è trattata in modo approfondito che manco di informazioni, se non quelle lette su internet e che su alcuni siti rasentano il terrorismo psicologico...

[davi]

Vi è una plausibilità del periodo finestra, ma la dottoressa in nessun modo potrebbe dire una percentuale. Se ci riuscisse mi metterei in società con lei per fare qualche scommessa sportiva.

Tieni conto di questo. Se il test hiv eseguito è un anticorpale di 4gen indicativamente puoi ridurre il periodo finestra negli ultimi 30gg, se è un test nat con analisi di DNA e rna puoi ridurre il periodo finestra a 2settiamne circa.

Solitamente nel pre-operatorio è un anticorpale.

[Claudia Balotta]

Buonasera,
francamente penso che i suoi timori siano del tutto infondati. Arrivare ad ipotizzare che il paziente fosse stato nel periodo finestra (cosa in nessun modo prevedibile) mi suggerisce che lei abbia ansie e timori che possono essere superati solo una buona informazione.
Sulle modalità di trasmissione di HIV consulti Si informi per esempio sui seguenti siti:

https://www.anlaidsonlus.it/
http://www.epicentro.iss.it/problemi/aids/aids.asp
http://www.helpaids.it/flex/cm/pages/Se ... IDPagina/1
http://www.lila.it/it/
Claudia Balotta