Risponde alle domande la dott.ssa Claudia Balotta, dell'Università degli Studi di Milano, ospedale Luigi Sacco.
Nota: questo forum ha il solo scopo quello di fornire informazioni sulle modalità di trasmissione, di prevenzione, sul test e su eventuali problematiche sociali legate alla sieropositività. Ogni discussione in merito alle diverse teorie riguardanti l'esistenza o meno del virus, sono da ritenersi OFF TOPICS e pertanto non verrano accettate e cancellate immediatamente.
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Leggendo questi due articoli sono rimasto sorpreso e comincio a pensare di non averci capito assolutamente un piffero su hiv, epatiti e compagnia bella (anzi, brutta..).
Sono due storie allucinanti, roba da rischio elevato , almeno stando a quello che ufficialmente dicono le linee guida e invece "Nessun rischio"
"stia tranquillo...è inutile che le spieghi il perche'...abbiamo un sacco di elementi per poterlo dire.."
"non ha da temere nessuna patologia..."
"non c'e' bisogno ...(anzi NON DEVE )..effettuare alcuna analisi..."
E, a riprova che non si tratta di "invenzioni" di chi scrive, la conferma arriva dalle risposte fornite ai quesiti :
"riteniamo che, qualora ci fosse stato un rischio clinico di trasmissione di HIV HBV o HCV, i clinici che la visitarono le avrebbero fatto eseguire una sierologia per i virus sopramenzionati..."
"non posso che essere d'accordo con quanto le è stato suggerito. "
Ora la mia domanda è...dottori, ma forse c'e' qualcosa che voi sapete e che noi non sappiamo????? Siccome qui c'e' chi si fa paranoie per pinzette e pellicine, non ci potete dire quali sono queste "prove a vostra disposizione" in base alle quali si puo' scongiurare qualsiasi rischio in casi del genere????
Beh ho letto attentamente quello che hai postato.Vediamo di interpretare.Nel primo caso lo staff di HelpAids non entra nel merito,ma riferisce il rischio clinico in relazione al protocollo dell'Unita Ospedaliera che ha accolto in Triage il soggetto.Questo significa che in soldoni non hanno risposto,ma bypassato la risposta,basandosi sul comportamento del Pronto Soccorso.Se il Pronto Soccorso non ha indicato test per Mst,e'probabile che la cinematica era a favore del Richiedente.Effettivamente La decapitazione di un Soggetto determina perdite ematiche importanti ma e'probabile che nn ci siano stati salti diretti tra liquidi tra i soggetti;quindi no risk.Motivo?Per evitare ulteriori stress psichici importanti per il richiedente.In realta'una plausibilita'concreta c'e'.Ma nn avendola rilevata L'Unita'Ospedaliera e'probabile che nn ci sia stato un rischio concreto. e su questa presunzione Helpaids ha risposto.Nel secondo caso,il rischio concreto per l'Epatite effettivamente e'abbastanza basso non essendoci stato un vero contatto profondo.L'Epatite predilige i contatti profondi;meno molto meno quelli tipici dell'Infezione da hiv(sangue nell'occhio,rapporti sessuali etc etc..)E'possibile che nn ci sia nemmeno un rischio hiv significativo se la traccia ematica sia finita nell'occhio per via indiretta.Se il sangue e'finito sulla giacca che poi e'accidentalmente finito nell'occhio,non costituisce un reale fattore di rischio.Naturalmente a copertura sarebbe stato ragionevole effettuare un test hiv,hcv,hbv..ma evidentemente le dinamiche son state tali da inquadrare non salti diretti,ma contatti indiretti.Helpaids cmq nn ha risposto.Si e'limitata a limitare il disagio psichico.E credo abbia fatto bene.
Non posso essere d'accordo.
Allora, sorvoliamo sul fatto che un medico (al di la' di disagi psichici, esigenza di tranquillizzare, ecc ecc)
fronte a storie del genere dovrebbe dire "si, fai i test", quantomeno per una questione di scrupolo e poi considerando la presenza di molto sangue, del fatto che (nel primo caso) la ragazza era certamente hiv+ e affetta da epatiti.
Insomma, tu medico glielo dici: "fatti i test!"
Comunque sorvoliamo, ammettiamo che hai ragione.
Ma allora, almeno, quando ti faccio la domanda su pinzette, pellicine, rasoio e una goccia di sangue, non venirmi a dire "be' si, c'e' un rischio teorico, non si puo' escludere al 100%, test a 6 mesi".
E no cavolo!!!! E io non ho bisogno di essere tranquillizzato????
beh guarda a questo punto meglio xo che vengano dette le cose come stanno e basta, meglio farsi un problema in piu piuttosto che fregarsene.. certo che se l'epatite c, b, e hiv si trasmettono con il sangue e durante l'incidente mi sembra che le quantità sono considerevoli non minime come nel caso di una gengiva sanguinante secondo me il test va fatto.. xk cosi è ciò k ha sempre sostenuto la dottoressa, secondo me si sn voluti lavare le mani x non screditarsi a vicenda tra medici..
pablus ha scritto:
> Non posso essere d'accordo.
> Allora, sorvoliamo sul fatto che un medico (al di la' di disagi psichici,
> esigenza di tranquillizzare, ecc ecc)
> fronte a storie del genere dovrebbe dire "si, fai i test",
> quantomeno per una questione di scrupolo e poi considerando la presenza di
> molto sangue, del fatto che (nel primo caso) la ragazza era certamente hiv+
> e affetta da epatiti.
> Insomma, tu medico glielo dici: "fatti i test!"
> Comunque sorvoliamo, ammettiamo che hai ragione.
> Ma allora, almeno, quando ti faccio la domanda su pinzette, pellicine,
> rasoio e una goccia di sangue, non venirmi a dire "be' si, c'e' un
> rischio teorico, non si puo' escludere al 100%, test a 6 mesi".
> E no cavolo!!!! E io non ho bisogno di essere tranquillizzato????
Non so quante volte abbia cercato di spiegare la differenza tra plausibilita'astratta e plausibilita'concreta.Un virologo non e'una sorta di Dio Greco con poteri sovrannaturali.Un virologo,in base a dei parametri,sviluppa sia un comportamento preventivo per la collettivita' che un comportamento risolutivo di una concreta problematica.Nel caso del rasoio,le indicazioni trovano una ratio che ha una plausibilita'astratta;dire e' raccomandato non utilizzare rasoi in comune...significa produrre un indirizzo di prevenzione.Dire utilizza il preservativo significa produrre un indirizzo di prevenzione.Questo vuol dire che se utilizzo rasoi in comune o non utilizzo il condom,non e'che necessariamente avro'un'esposizione..ma viene indicato un test hiv o hcv a copertura dell'evento.Un singolo rapporto non protetto ha basse probabilita'di trasmettere l'hiv,eppure c'e'chi si e'contagiato..pochi,pochissimi,ma e'successo.La virologia spalma il rischio su possibilita'.....Nel caso della forbicina e'remoto il discorso,ma e'possibile..quindi viene raccomandato l'utilizzo di forbicine e rasoi..a uso personale.E'naturale che se tua moglie ha la barba e siete consapevoli del Vostro stare insieme,nn ci sara'alcun rischio...e potrete godervi una bella rasatura insieme,pero'...nn riesco a capire dve sia il problema.Trovo tutto molto chiaro.Negli esempi che hai postato,non sappiamo le tracce ematice come e dove sono finite,ergo possiamo solo attenerci alle indicazioni offerte dalle Unita'Sanitarie di base.Probabilmente il sangue e'entrato in via indiretta..traccia ematica,su pantalone che poi e'finito sulla giacca e infine nell'occhio..Rischio hiv assente;rischio hcv possibile,ma remoto.Indicazione del Test?Dipende.Se ho un soggetto in forte stress,direi di no.Credo sia stata questa la ratio e,sebbene ritenga che la Sanita'Italiana sia qualcosa di semplicemente osceno per chi non ha conoscenze,la condivido.
