Fai la cosa giusta...ma qualeè la cosa giusta da fare?

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dakine
Messaggi: 1
Iscritto il: 16 febbraio 2010, 17:27

Fai la cosa giusta...ma qualeè la cosa giusta da fare?

Messaggio da dakine »

Salve a tutti, sono siero+ da tanti anni ormai, prendo i farmaci e sono sana più di un pesce sano, a meno di questo marchio infame, orribile che per quanto voglia cacciarlo via dai miei pensieri convincendomi di avere una vita normale è sempre, lì, pronto a darmi una randellata sonora sulla nuca! Sono stata contagiata da un fidanzato che è durato solo due mesi, dopo averlo lasciato (erano passati diversi mesi) ha pensato bene di farsi vivo per consigliarmi di fare il test in quanto lui era siero+. E’ stato un vero e proprio incubo, pensavo che la mia vita non avesse più senso e che morire sarebbe stata la cosa migliore, quando, e questo è il primo capitolo, inaspettatamente un ragazzo comiciò a mostrare grandi attenzioni verso di me, anzi direi che era proprio cotto, lo respinsi, ma lui non mollò e questa cosa fu per me un balsamo inebriante. Sicchè gli raccontai tutto quello che mi era successo e mi sembrò un miracolo quando non scappò via a gambe levate, dopo un mese vivevamo insieme e dopo 4 anni ci sposavamo. Un idillio perfetto fino a quando, dopo circa un anno di convivenza, lui cominciò a pretendere di avere rapporti non protetti perché mi amava e non gli importava, vi anticipo da subito che nonostante la gran quantità di rapporti non protetti lui non è stato contagiato e ringrazio il Cielo per questo. Ogni volta era sempre una battaglia convincerlo che per me era terribile l’idea di essere causa del suo potenziale contagio e che in questo modo non riuscivo a vivere serenamente i nostri rapporti. Per essere breve, essendo, lui, sordo a questi miei appelli, per tutelare la sua salute e la mia coscienza cominciai a negarmi sessualmente in modo ostinato, con enorme sacrificio, lasciando aperta l’opzione profilattico. Non ci fu nulla da fare dopo due anni di matrimonio estremamente infelici mi lasciò per un'altra, e non contento sbandierò ai 4 venti la mia situazione per ottenere l’annullamento alla Sacra Rota. Mio padre c’è quasi rimasto secco! Avevo tenuto un estremo riserbo sulla mia sieropositività con tutti. Capitolo due. Altra storia fa seguito a questa: sette anni fa conobbi uno splendido ragazzo, bello come il sole, scattò quasi subito una scintilla incendiaria e ancora una volta il senso di responsabilità mi impose di mettere il freno e svuotare il sacco, non era ancora successo nulla tra noi. Rimase molto turbato, pianse per me, era molto preso e in preda all’indecisione. Commise la leggerezza, che gli giustificai, di parlarne con i suoi amici più cari mettendomi in una situazione del tipo “datemi una pala che mi sotterro”, ma alla fine decise di vivere la nostra storia ed è stato bellissimo! Profilattico? No problem! Fantastiche pomiciate, notti di passione rovente a non finire…bellissimo, peccato che dopo qualche anno, piano, piano sono spariti i baci, poi il condividere il letto, poi il sesso fino a giungere da qualche anno al nulla più totale. Ho chiesto spiegazioni del perché (questa storia dura da sette anni!). In un primo momento pensavo che ci fosse un’altra, impossibile.. stavamo e stiamo sempre insieme, poi ho pensato a problemi di calo del desiderio dato che questa storia va avanti da anni, poi che ero un disastro integrale dal punto di vista fisico estetico, la mia autostima si è ridotta al nulla più totale. Eppure tra noi a parte il sesso va tutto a meraviglia, un intesa perfetta da vere anime gemelle. Tutte le volte che ho provato ad affrontare l’argomento o si chiudeva a riccio muto o aggrediva verbalmente dicendo che ero una rompi paranoica e che non c’era nessun problema. Qualche giorno fa mentre espiantavamo insieme una pianta con grosse spine mi sono punta e poco dopo anche lui si è punto, niente versamenti di sangue per entrambi! Ebbene, ha avuto una reazione di panico spropositata, ha detto “ e se mi sono punto sulla stessa spina?! Oh mio Dio!” La cosa in un primo momento mi fece incavolare come una biscia, poi mi si è acceso un campanello, ho affrontato la questione e scopro che il motivo per cui non facciamo più beato sesso protetto è perche lui è letteralmente terrorizzato dalla cosa DOPO 7 ANNI!!!. Ho reagito malissimo, ed ho subito pensato che è finita, gli ho detto che non posso stare insieme ad una persona che mi vede come un appestata e neanche voglio rinunciare al sesso pur di averlo a fianco. Lui, disperato, che più disperato non si può! alla fine ho dovuto consolarlo io! Non so come andrà a finire ma non credo che a questo punto la nostra storia abbia qualche chance, come coppia intendo, se anche dovesse superare le sue paure starei sempre a pensare che per lui sono la peste nera. Ora chiudo e chiedo quale è la cosa giusta da fare? io ho sempre messo al primo posto la correttezza e in entrambi i casi è andato tutto storto con l’aggravante che mi sento una mela sempre più marcia. Chiedo: perché dobbiamo esporci a questo supplizio? senso di responsabilità? Comincio a pensare che al giorno d’oggi ognuno deve essere responsabile per se stesso, non devo essere io, siero+, a dover comunicare vita, morte e passione della mia vita ogni volta che conosco qualcuno! È mia responsabilità, invece, quanto quella di chiunque altro siero positivo o negativo che sia, fare sesso responsabile, protetto, prendendosi cura l’uno dell’altro. E questo ragionamento può essere esteso ad altri temi della vita: ho letto in un post che una signora a Roma non riesce a trovare un dentista perché siero+ e nessuno vuole prenderla in cura. E’ assurdo un medico deve proteggersi di default e non solo dall’hiv esistono un milione di altre malattie che possono essere trasmesse anche più gravi!! Mi sono arcirotta di immolarmi a difesa altrui, ognuno pensi a se, che Dio penserà a tutti!! Potrei far seguire un milione di altre considerazioni contrastanti che rispecchiano il mio stato d’animo che va dall’incazzatura nera e al cinismo fino alla frustrazione più totale e all’annientamento. Anche qui, qual è la cosa giusta da fare?
quarto
Messaggi: 1
Iscritto il: 10 gennaio 2011, 21:44

Re: Fai la cosa giusta...ma qualeè la cosa giusta da fare?

Messaggio da quarto »

ciao .......per esperienza di quasi 24 anni di sieropositività non ti posso dire che sia sempre giusto !!!!
sicuramente il peso del nostro segreto ci condiziona nei rapporti ma dirlo alla persone che vogliamo bene è liberatorio.
la non accettazione conscia o inconscia (per paura) della malattia da parte degli altri è sicuramente un marchio indelebile. A me non importa,perche' le persone che mi vogliono veramente bene e vanno oltre...... quelle restano !!! E anche quando sono solo come in questo periodo e perche' c'è stata una scelta da parte mia e non da parte loro se mi accettano o non mi accettano non voglio perdere tempo visto che forse ne ho anche meno di loro ....non mi ha annientato la tossicodipendenza quando ero giovane adesso che non sono piu' un tossico e sono un po piu vecchio e saggio........o si va oltre alla paura o ci si annienta . :-) :-) :-)
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