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Amore e Bugie

Inviato: 25 agosto 2008, 4:05
da Innamorato1978
Cari amici,
vi racconto parte della mia vita per chi ha la pazienza di leggermi.

Sono passati cinque anni, tra alti e bassi ma felicemente. Eravamo come 2 conviventi anche se non vivevamo insieme. Il nostro rapporto era speciale e si contraddistingueva per il fatto che anche vivendo due vite diverse, fatte di lavori e impegni diversi, pochi amici in comune, eravamo e forse in qualche modo restiamo un’unica persona.
Siamo un entità unica, piena di sfaccettature e contraddizioni, fatta di sogni e illusioni, paure e certezze.

Sono passati cinque anni d’amore e un bel giorno arriva un forte mal di testa, uno strano e ambiguo mal di testa. Non mi ha mai ascoltato C. perché era caparbio, non si è mai voluto far accompagnare in ospedale per capire i mal di testa a cosa fossero dovuti.
Dopo alcuni giorni, forse dieci, fatti di sopportazione e di dolori, C. si decise a sottoporsi a risonanza magnetica.
L’esito della risonanza fu difetto di ossigenazione in un piccolo punto del cervello!
Tutte le visite dal neurologo apparivano normali, non sembrava esserci nulla di irrimediabile, ma C. non stava bene, continuava a dimagrire, a non dormire e ad avere il mal di testa.

Andare all’ospedale? Neppure se l’avessi ammazzato.

Un giorno ha avuto un collasso, corre l’autoambulanza ed io ho avuto la sensazione che presto tutto sarebbe finito (speravo in positivo...)
Scopro, ed insieme a me tutta la sua famiglia, la verità.
C. è sieropositivo.

Trasferimento a malattie infettive.
Lì è caduto il mondo e io sono finito in uno stato di ipnosi dove non mi interessava di null’altro se non che C. si riprendesse.
Ci sono voluti giorni, 4 lunghi giorni e tre lunghe notti (grazie alla comprensione della famiglia), nelle quali io ero lì, accanto a lui a vegliare il suo stato di delirio misto a piccoli momenti di lucidità. Non mi interessavano le sue bugie, non mi interessava poter essere anche io sieropositivo, mi interessava solo Lui.
Lui è andato via dopo la terza e ultima notte trascorsa con me ( solo in vacanza, una volta all’anno, trascorrevamo più di due notti insieme), senza dirmi addio.

Sono ancora molto scosso perché C. è andato via da poco, è andato via senza dirmi addio e senza lasciarmi nulla.
Non mi ha lasciato neppure l’unica cosa che doveva lasciarmi, la sua malattia.
Io continuo ad amarlo e mai smetterò anche se mi ha mentito e mi ha esposto al contagio in tutti questi anni; affannosamente ho cercato e sto cercando la verità, molti suo amici mi odiano ed io odio loro perché non hanno fatto nulla pur sapendo della sua malattia da anni.

C. è morto in un letto di ospedale e nessuno dei suoi amici gli ha fatto una carezza. Io sono stato con Lui accarezzandogli il suo bel corpo e guardandolo soffrire.
Racconto la mia storia perché non riesco a capire.
Non riesco a capire perché non si è confidato con me, perché ha voluto vivere questi anni nel silenzio non rendendomi partecipe della cosa più importante.
Dovrei sentirmi fortunato perché sono passati 6 mesi dal mio ultimo rapporto e sono negativo, dopo 5 anni di rapporti non protetti sono negativo e lui invece non c’è più.
A cosa mi servirà la vita senza lui?
Non mi basta non essere sieropositivo, non mi basta. Vivo ancora in un limbo fatto di ansie e paure, di lutto e perplessità. Nonostante il test negativo non riesco a credere, non sono rincuorato ma solo angosciato.

Sono costretto a raccontare perché è l’unico modo per esorcizzare il dolore, combattere la depressione che si avvicina e la malinconia che mi accompagna. Devo solo sperare di riuscire a sopportare questo dolore senza impazzire, perché ogni volta che parlo di me e di Lui, ogni volta che arriva la luna piena come la prima e l’ultima notte trascorsa insieme, i miei pensieri implodono e sento arrivare la follia.
Mi sento come Nietzsche che scrive da Coira nel 1887 a Heinrich Koselitz “Sono tanto instabile che una tempesta notturna potrebbe facilmente portarmi via”

Inviato: 25 agosto 2008, 14:23
da ANLAIDS
quali parole dire dopo le sue così forti? solo grazie per avere condiviso con noi la sua storia... e l'augurio di cuore di riuscire un giorno a far tacere il suo grande dolore. in realtà il fatto di non essere sieropositivo è un grande regalo... e i regali non arrivano mai a caso. Non lo sprechi!
cari saluti
valeria calvino ANLAIDS Nazionale