dr. Monti: Gli atti dell'Anlaids, ultimo congresso

Questa sezione viene bloccata poichè la dott.ssa Balotta e il Dott. Costa rispondono, rispettivamente, nelle sezioni Aids e Hiv e Test di questo Forum

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Bloccato
visonetto
Messaggi: 9
Iscritto il: 30 aprile 2009, 11:08

dr. Monti: Gli atti dell'Anlaids, ultimo congresso

Messaggio da visonetto »

Egregio dr.Monte,
in occasione dell'ultimo convegno ANLAIDS 18- 20 novembre 2009 sono stati allegati agli atti (ma non resi pubblici ai diretti interessati, vale a dire a noi sieropositivi) tre interessanti studi di Roberto Manfredi, Sergio Sabbatani, Ciro Fulgaro, Malattie infettive, Università di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi.
Il filo conduttore è "Aderenza alla terapia antiretrovirale "autogestita" dai pazienti alla metà della posologia giornaliera raccomandata.
Mi stupisco che a questi studi non si sia data la dovuta risonanza e che in questo sito non si sia aperto un adeguato dibattito. Qui non stiamo parlando di dissidenti.. Qui stiamo parlando di luminari che si muovono nel campo della più rigorosa ortodossia. .
Sarei lieto di avere una sua opinione in merito ....Girando per il web, a discapito delle varie indicazioni per una compliance rigorosa della terapia vanno moltiplicandosi le esigenze di una terapia personalizzata che tenga conto di altri parametri oltre ai classici cd4 e carica virale.
Ho qui il materiale cartaceo, giuntomi da un socio di anlaids, relativo ai primi due studi.
Lo si può visionare al seguente link.

http://it.tinypic.com/view.php?pic=2wn1keq&s=6
http://it.tinypic.com/view.php?pic=8wfe3o&s=6

Cosa ne pensa? Non è il caso che si prema per una revisione dei parametri che riveda la ricaduta a pioggia di dosaggi che potrebbero benissimo essere dimezzati creando dissapori solo nell'ambito delle case farmaceutiche?
Ancora la ringrtazio per la sua disponibilità.
Visonetto
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

gentile utente

gia avevo letto questi interessanti articoli dei colleghi con attenzione, cosi come altri colleghi presenti al congresso ANLAIDS.

Già da tempo oramai l’indicazione sull’opportunità o meno di iniziare la terapia antiretro-virale, il tipo ed il dosaggio dell'eventuale terapia si è modificata in base alla valutazione di diversi parametri e calcolando i possibili vantaggi e svantaggi della terapia..

Nella pratica clinica vanno considerati elementi fondamentali, per il tipo di terapia e per i dosaggi alcuni fattori di progressione della malattia (CD4 e HIVRna), ma anche la compliance del paziente e SOPRATTUTTO la risposta soggettiva del singolo paziente.

Si è data grande importante nel trattamento anti-HIV ma non solo, alla risposta che ogni paziente ha , anche ad uno stesso farmaco ed ha uno stesso dosaggio, che solo in questi ultimi anni e che solo in parte , è stata spiegata con la presenza di geni caratteristici di ogni individuo.

Tutto cio', se naturalmente migliora la qualità della terapia, cercando di dare al singolo paziente la terapia ed il dosaggio piu' appropriato, rende piu' difficile trovare il dosaggio migliore ( sempre in termini vantaggi/svantaggi) da utilizzare.

Comunque ad oggi , in alcuni casi si sono rivisti i dosaggi di alcuni farmaci a ribasso ma non è cosi scontato come sembra perchè bisogna anche calcolare un posssibile aumentare della resistenza al farmaco, una selezione di virus piu' virulenti ect.

Inoltre i casi che i colleghi hanno descritto sono assai ridotti e servirebbero studi assai piu' ampi come casistica e di piu' lunga durata per effettuare ulteriori conclusioni.

Ribadisco comunque il concetto che va trattata la persona sieropositiva nel suo insieme, e che non sia possibile somministrare la terapia antiretrovirale , senza calcolare tutti questi fattori.

Grazie di aver permesso la lettura di questi interessanti articoli a tutti.

saluti cordiali
visonetto
Messaggi: 9
Iscritto il: 30 aprile 2009, 11:08

Messaggio da visonetto »

Gentile dottore,
in merito al punto 1 "Già da tempo oramai l’indicazione sull’opportunità o meno di iniziare la terapia antiretro-virale, il tipo ed il dosaggio dell'eventuale terapia si è modificata in base alla valutazione di diversi parametri e calcolando i possibili vantaggi e svantaggi della terapia.." mi lascia laquanto perplesso.. se indicazioni vi sono state sono quelle di avviare l'inizio della terapia a 500 cd4 probabilmente per ampliare la piattaforma. (sigh). Quanto a vantaggi o svantaggi della terapia, non mi risulta affatto venga portato avanti uno screening che valuti l'individuo nella sua pecuiliarietà ... le terapie vengono date "a pioggia" nè vengono eseguiti tutti quegli esami di routine che potrebbero dare indicazioni sull'invecchiamento progressivo che l'hiv provoca (ci sono studi in proposito, mi premurerò di fornirglierli).
Al punto 2 lei parla di "SOPRATTUTTO la risposta soggettiva del singolo paziente".
Temporibus illis la dott.ssa Mussini pensava appunto a dosaggi che tenessero conto della costituzione del paziente, dei processi di metabolizzazione del farmaco etc etc ...
Le risulta ciò venga effettuato nelle sale dei nostri ridenti reparti?
Lei stesso, e di ciò mi compiaccio, al punto 3 parla di "la presenza di geni caratteristici di ogni individuo", anche se poi, contradditoriamente, mi cita le resistenze.
Un'ultima domanda... Come mai un'associazione seria come anlaids e come mai, lei medico citato in qualità di consulente non avete riportato e messo in evidenza questi interessantissimi atti?
Non crede che possano interessare molti di noi?
Quanti pensa siano i pazienti che seguono in modo rigoroso la terapia?
La ringrazio comunque per la cortesia della risposta, direi esaustiva.
Le faccio presente un refuso, sicuramente docuto alla distrazione...
Nella frase "alla risposta che ogni paziente ha , anche ad uno stesso farmaco ed ha uno stesso dosaggio,", toglierei un acca che è decisamente di troppo.
Se è vero che l'accademia della Crusca ci consente alcune licenze, se è vero che della consecutio temporum si è persa ogni traccia.... beh, cerchiamo almeno di tenere in piedi le aste.Nel senso più ampio del termine. Almeno sino a quando il cervello non ci vada definitivamente in pappa.
Cordialmente
visonetto
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

gentile utente
mi scuso dell'errore di ortografia,ma purtroppo mi trovo a volte a dover rispondere ad un numero di quesiti quotidiani sempre maggiore, e cio' ci fa molto piacere, ma il tempo è sempre meno e per dare delle risposte celeri, capitano questi errori gravissimi .( se lo sapesse la mia povera professoressa di italiano mi ucciderebbe!!)

Per l'esperienza che ho, ma riguarda soprattutto il Centro-Nord, i maggiori centri hiv considerano quotidianamente cio che le ho scritto, e le indicazioni di iniziare la terapia a 500 cd4 sono solo indicazioni.

Recentemente è uscito un articolo su una delle piu' importanti riviste mondiali che ha ribadito, per l'ennesima volta, che l’inizio precoce della terapia antiretrovirale prima che la conta CD4+ sia scesa al di sotto delle due soglie prespecificate ha migliorato significativamente la sopravvivenza rispetto a un inizio ritardato.(Kitahata MM et al, N Engl J Med 2009; 360: 1815-1826)
Questo non concorda con la sua opinione che tutti i medici danno a pioggia la terapia , senza considerare vari fattori.
Non metto in dubbio che ci sono anche colleghi che si comportano cosi ma la nostra esperienza è sinceramente positiva.

Gli atti del Congresso generalmente sono riservati ai partecipanti di quel determinato congresso, ma se vuole contatti la sede nazionale per proporre questa idea; da parte mia rigirero, con simpatia, la sua richiesta.

La saluto cordialmente
visonetto
Messaggi: 9
Iscritto il: 30 aprile 2009, 11:08

Messaggio da visonetto »

Gent.mo dr. Monti, la ringrazio per la celerità della risposta.
Immagino che l'articolo cui lei fa riferimento sia quello visibile a questo link:
http://content.nejm.org/cgi/content/full/360/18/1815 , articolo che già conoscevo che non mi ha punto convinto visto la scarsa attendibilità che le riviste scientifiche hanno (Yamamoto docet). Come lei ben saprà, sono molti gli studi [i]sfalsati [/i] e, sinceramente, non ravviso in questo una tendenza ad approcci diversi in merito alla Hart. Sarebbe interessante aprire un dibattito sul dispendio di energie e di denaro dedicato alla stessa e non, ad esempio, alla farmacocinetica che forse avrebbe aperto altri spiragli.
La Hart, al di là degli indubbi pregi, sta oramai mostrando gli ultimi, prova ne sono gli studi che si stanno portando avanti non solo sui vecchi di hiv ma anche sui vecchi da hiv.
Mi ha colpito, al di là dell'articolo, la sua affermazione "Gli atti del Congresso generalmente sono riservati ai partecipanti di quel determinato congresso" (?). Atti riservati? Non alla portata dei sieropositivi che dovrebbero essere i diretti interessati?
Confesso che questa affermazione mi lascia davvero sconcertato.
Le associazioni dovrebbero essere al servizio dei sieropositivi cui, giustamente, chiedono il 5 per mille per sostenere la loro buona causa.
Che senso ha tenere riservati documenti che si prestano a interpretazioni magari non del tutto canoniche ma di certo foriere di nuove possibilità.
Vero! Come dice lei lo studio è limitato, riporta esperienze sporadiche... ma se non si portano alla luce ANCHE queste esperienze, come possiamo aprire nuovi spiragli investigativi?
La ringrazio comunque per la sua disponibilità e per il tono pacato, sempre nelle righe, da lei usato in ogni contesto.
La pregherei, in ogni caso, di far pressione presso i vertici a che tutte le notizie siano rese visibili dagli utenti.
Ancora ringraziandola
visonetto
dott.manuelmonti

Messaggio da dott.manuelmonti »

perche mette sempre la malafede o vede del sospetto su ogni cosa?

il congresso ANLAIDS come molti altri congressi sono aperti a tutti medici, infermieri, sieeropositivi, sieronegativi, e chiunque voglia partecipare

questo vale per il congresso ANLAIDS ma per molti altri congressi anche non legati all'infezione da HIV.

Sono riservati ai partecipanti per praticità , non è possibile spesso diffondere gli atti di ogni congresso che si fa in Italia a livello nazionale, per motivi tecnici ed economici

Per cortesia eviti quindi inutili polemiche; se le interessan gli atti dellìultimo congresso ANLAIDS puo' chiederli alla sede ANLAIDS nazionale.

saluti
Bloccato