Test Positivo
Moderatori: AnlaidsOnlus, Claudia Balotta, ANLAIDS
Regole del forum
Questo Forum viene chiuso in quanto si è ritenuto più funzionale ottimizzare in una sola sezione. Lasciamo la pagina per consultazioni ma non sarà più possibile aggiungere nuovi argomenti.
Questo Forum viene chiuso in quanto si è ritenuto più funzionale ottimizzare in una sola sezione. Lasciamo la pagina per consultazioni ma non sarà più possibile aggiungere nuovi argomenti.
Test Positivo
Buonasera,
oggi ho ritirato il risultato del test HIV che, ahimè, è risultato positivo. Il medico mi ha prescritto pertanto gli approfondimenti del caso (Rna quantitativo e CD4 - CD8),
In base al risultato del test iniziale il medico mi ha detto che il contagio sarebbe avvenuto circa 6 mesi.
I miei dubbi riguardano proprio tale aspetto: la tempistica del contagio.
Premetto che ho avuto un rapporto a rischio appena 7 giorni prima del test, dopo il quale avevo registrato febbre, linfonodi ingrossati, disturbi intestinali e sudorazioni notturni. Per questo avevo deciso di fare immediatamente il test (a 7 giorni dal rapporto) per fugare ogni dubbio circa la mia situazione " di partenza", con l'intenzione di ripeterlo a circa 40 giorni per verificare la mia "reale" situazione. Conseguentemente, il risultato di oggi è stato per me una doccia fredda: il timore, infatti, ce l'avevo principalmente per il test che avrei fatto tra 40 giorni e non per quello che sono andato a ritirare oggi.
Ora, il risultato del test di oggi rivela:
HIV1-2 Ab 36.10
HIV1-2 Ag 1.04
HIV 1-2 IMMUNOBLOTTING
gp120 negativo
gp41 positivo++
p31 negativo
p51 positivo++
p24 positivo++
p17 negativo
gp105 negativo
gp36 negativo
esito criterio CDC positivo
HIV p24 ag +HIV ab 11.55
Visti questi parametri è possibile circoscrivere il periodo di eventuale contagio?
Nello specifico, vorrei sapere se è obbligatorio escludere a priori che il rapporto critico sia stato quello 7 giorni prima del test, e quindi se "7 giorni" sono sempre e comunque troppo pochi per far indicare la sieropositività, anche in presenza dei sintomi della sindrome di infezione acuta (sempre che fosse quella e non un'influenza).
In subordine, visti i dati sopra indicati, è possibile individuare un periodo verosimile per l'infezione? Sono più credibili i 6 mesi che mi hanno prospettato stamattina, o potrebbe trattarsi del mese di marzo (periodo in cui ho avuto dei rapporti non protetti che però non reputavo a rischio... Il mio terrore di oggi è che il fattore rischio, in questo caso, fossi io.
Grazie in anticipo per la risposta.
oggi ho ritirato il risultato del test HIV che, ahimè, è risultato positivo. Il medico mi ha prescritto pertanto gli approfondimenti del caso (Rna quantitativo e CD4 - CD8),
In base al risultato del test iniziale il medico mi ha detto che il contagio sarebbe avvenuto circa 6 mesi.
I miei dubbi riguardano proprio tale aspetto: la tempistica del contagio.
Premetto che ho avuto un rapporto a rischio appena 7 giorni prima del test, dopo il quale avevo registrato febbre, linfonodi ingrossati, disturbi intestinali e sudorazioni notturni. Per questo avevo deciso di fare immediatamente il test (a 7 giorni dal rapporto) per fugare ogni dubbio circa la mia situazione " di partenza", con l'intenzione di ripeterlo a circa 40 giorni per verificare la mia "reale" situazione. Conseguentemente, il risultato di oggi è stato per me una doccia fredda: il timore, infatti, ce l'avevo principalmente per il test che avrei fatto tra 40 giorni e non per quello che sono andato a ritirare oggi.
Ora, il risultato del test di oggi rivela:
HIV1-2 Ab 36.10
HIV1-2 Ag 1.04
HIV 1-2 IMMUNOBLOTTING
gp120 negativo
gp41 positivo++
p31 negativo
p51 positivo++
p24 positivo++
p17 negativo
gp105 negativo
gp36 negativo
esito criterio CDC positivo
HIV p24 ag +HIV ab 11.55
Visti questi parametri è possibile circoscrivere il periodo di eventuale contagio?
Nello specifico, vorrei sapere se è obbligatorio escludere a priori che il rapporto critico sia stato quello 7 giorni prima del test, e quindi se "7 giorni" sono sempre e comunque troppo pochi per far indicare la sieropositività, anche in presenza dei sintomi della sindrome di infezione acuta (sempre che fosse quella e non un'influenza).
In subordine, visti i dati sopra indicati, è possibile individuare un periodo verosimile per l'infezione? Sono più credibili i 6 mesi che mi hanno prospettato stamattina, o potrebbe trattarsi del mese di marzo (periodo in cui ho avuto dei rapporti non protetti che però non reputavo a rischio... Il mio terrore di oggi è che il fattore rischio, in questo caso, fossi io.
Grazie in anticipo per la risposta.
Re: Test Positivo
Come ribadisco sempre..attendi il parere del medico.
Diagnosticare il periodo esatto di contagio non è semplice, se il paziente stesso non sa quale sia il reale rapporto a rischio.
Di solito seguendo i risultati si può arrivare a dire che il rapporto a rischio è stato tenuto in una "forbice che va da...a..."
Ma anche questo non è del tutto vero perché i risultati variano da soggetto a soggetto.
Secondo la mia esperienza non si dovrebbe escludere il rapporto avuto 10gg fa, tanto più quelli avuti a marzo.
Mi dispiace..
Diagnosticare il periodo esatto di contagio non è semplice, se il paziente stesso non sa quale sia il reale rapporto a rischio.
Di solito seguendo i risultati si può arrivare a dire che il rapporto a rischio è stato tenuto in una "forbice che va da...a..."
Ma anche questo non è del tutto vero perché i risultati variano da soggetto a soggetto.
Secondo la mia esperienza non si dovrebbe escludere il rapporto avuto 10gg fa, tanto più quelli avuti a marzo.
Mi dispiace..
-
- Messaggi: 1837
- Iscritto il: 11 aprile 2016, 10:51
Re: Test Positivo
Confermo che stabilire la tempistica precisa dell'infezione non è semplice, in particolare avendo a disposizione un singolo esame sierologico e niente altro. In linea di massima ritengo poco verosimile una infezione avvenuta da 7 giorni, mentre ritengo plausibile un periodo compreso nell'arco di 6 mesi e quindi anche il rapporto di Marzo.
Il suo infettivologo di riferimento potrà comunque essere più esauriente dopo aver raccolto tutti i dati anamnestici, sierologici (test precedenti?),immunologici e virologici necessari.
Il suo infettivologo di riferimento potrà comunque essere più esauriente dopo aver raccolto tutti i dati anamnestici, sierologici (test precedenti?),immunologici e virologici necessari.
Re: Test Positivo
Grazie per la risposta. L’ultimo test l’avevo fatto a gennaio 2017.
Aspetterò senz’altro i risultati delle prossime analisi (in programma lunedì) e che sottoporrò ovviamente al mio infettivologo. Spero che da quelle si possa capire qualcosa in più.
Saluti
Aspetterò senz’altro i risultati delle prossime analisi (in programma lunedì) e che sottoporrò ovviamente al mio infettivologo. Spero che da quelle si possa capire qualcosa in più.
Saluti