Pagina 1 di 1

PER DOTT. PAOLO COSTA

Inviato: 31 ottobre 2017, 10:54
da Cancella utente 37873
Vorrei per favore la Risposta di un Dottore se possibile grazie. Riscrivo il problema:
Buongiorno,
purtroppo o per fortuna sono ignorante su queste materie e quindi chiedo gentilmente ala Dott.sa BALOTTA se può perdere un attimo del suo tempo a rispondermi grazie mille.
A seguito di alcuni rapporti a rischio avuti purtroppo in un viaggio di lavoro in africa, ho eseguito i test hiv qui in Italia presso un laboratorio privato (tes hiv 1-2 + ag p24) dopo 1 mese e dopo 3 mesi (oltre che tutte le varie altre malattie) ed è risultato negativo.
Purtroppo su internet mi sono imbattuto in diversi file dove si parla di ceppi ricombinanti che mettono addirittura in dubbio i test per le trasfusioni, altri file che parlano di ceppi rari presenti in quei territori non rilevabili dai test in uso e altre cose del genere...volevo capire se c'è qualcosa di vero e soprattutto se è possibile avere un falso negativo perché magari sono infettato con un ceppo rarissimo o il test risulta comunque positivo e il ceppo si vede dopo per la cura ecc.. giusto?
Chiedo questo perché ora ho una ragazza e voglio darli solo amore e non farle correre rischi a causa mia. grazie mille.

Re: PER DOTT. PAOLO COSTA

Inviato: 1 novembre 2017, 18:42
da Dott Paolo Costa
Se si va a caccia di eventi eccezionali in biologia e quindi in medicina si troverà sempre e comunque un evento che sfugge alle regole; il test di 4a generazione ha una sensibilità che oscilla tra il 99.8 e il 100% e questo mi pare che sia il massimo si possa pretendere da un test di screening; in caso di dubbi clinici o di altra natura, inoltre, la diaqnosi di infezione da HIV può avvalersi di altri strumenti, test virologici e immunologici, per cui è riduttivo concentrare la propria attenzione solo sul test sierologico.

Re: PER DOTT. PAOLO COSTA

Inviato: 1 novembre 2017, 21:28
da Alex_000
Gentile dottor Costa,

Chiedo scusa all'utente e ne approfitto per avere anche da lei un parere sulla mia situazione visto che il tema è comune.

A dicembre ho avuto un rapporto vaginale non protetto con una ragazza sudamericanan vacanza in Italia. Da allora ho iniziato a star male. Dopo due episodi di tonsillite e febbre , a distanza di 3/4 settimana ho iniziato ad avere strani sintomi : fastidio orecchio e inguine (linfonodi?), disfagia (sensazione gola gonfia non dolorosa) e successivamente tosse, febbre a 40.5 per un giorno seguita nei giorni successivi da strane sudorazioni notturni (ho cambiato un paio di magliette la notte), stanchezza importante, qualche puntino rosso sul glande, herpes, rash sul solo cuoio capelluto (non pruriginoso , individuato dal barbiere). Passata questa influenza sono rimasti tutta una serie di sintomi strani : sensazione di calore al viso specie al volto, con spesso febbricola (37.2), continue afte, dorso della lingua bianca, sensazione di spossatezza, continua disfagia e rossore sulla gola, e di recente di nuovo fastidio orecchio e inguine). Ho avuto poi strani episodi di febbre e vomito un paio di volte. Dopo che per 8 anni non ho avuto febbre, È ormai da quasi 11 mesi che non sto più bene, è come se avessi uno stato infiammatorio costante in corso . Qualche giorno va meglio qualche giorno peggio. Ho fatto il test HIV a 27/45/90 e 10 mesi. I primi due di 4gen presso privati , il terzo di quarta generazione presso policlinico pubblico e quarto test rapido all'estero sempre in ospedale. Tutti negativi. Ho fatto anche tutti i controlli possibili e immaginali (toxoplasmosi, sifilide, gonorrea , clamidia, citomegalovirus, malattie autoimmuni, tiroide, Rx torace ematocrito, ves, ECC.) tutto ok. Ho fatto anche test mononucleosi (igg positive e igm dubbie) con ricerca acidi nucleici negativa. Unica anomalia riguarda la tipizzazione linfocitaria fatta ad aprile:
Cd4 30.1%(range 39-52)
Cd8 27.8% (range 19-32)
Cd4/cd8 1.0 (range 1.2/2.4)
Cd16/56 19.3 (range 7/19)
Ho fatto diverse visite mediche (infettivologo , pneumologo, ematologo) ma nessuno ha riscontrato elementi di rilievo.
Volevo sapere se a suo giudizio considerati i valori della tipizzazione linfocitaria e tenuto conto che la ragazza non era europea ma sudamericana e che in quello stesso periodo aveva avuto diversi altri partner con rapporti a rischio (ha avuto una gravidanza indesiderata qualche mese fa ) è opportuno fare una NAT o se posso stare tranquillo. Chiaro che non ho avuto altre situazioni a rischio nel periodo.

Grazie mille.

Re: PER DOTT. PAOLO COSTA

Inviato: 6 novembre 2017, 17:43
da Dott Paolo Costa
Nessuna necessità di fare la NAT. Colgo l'occasione per sottolineare e ricordare a tutti gli utenti che un forum di questo tipo non è la sede adatta per fare analisi troppo personalizzate e tantomeno esprimere opinioni su situazioni cliniche più o meno complesse senza poterle valutare direttamente.