x dott. Baldasso... Consiglio su possibile rischio

[sashadan]

Gentile dott. Baldasso ed utenti del forum, espongo l'episodio per il quale sto attraversando un periodo di forte tensione:

Circa 4 settimane fa ho avuto un rapporto con una prostituta in un bordello austriaco (prima e forse ultima volta a pagamento). Il rapporto è avvenuto fin dall'inizio con il preservativo, anche se non so se si fosse rotto perchè alla fine me lo ha tolto lei. Ha pulito con un foglio di carta assorbente e ha "incappucciato" il pene in un altro foglio di carta assorbente. Quindi mi sono girato e mi ha fatto un massaggio. Dopo un po' mi ha messo un altro preservativo (li' mi sono accorto che lo faceva con le unghie lunghe) ed abbiamo avuto un'altro rapporto. Anche in questo caso me l'ha tolto lei e non so se il preservativo ha resistito o meno. Dopo aver finito mi sono fatto una veloce doccia.
Fin qui tutto bene... se non che mentre stavo aspettando la metro, ho notato un taglio nella parte tra il pollice e l'indice, o meglio non so se fosse un taglio o un'abrasione di un paio di mm che appariva come fosse senza lo strato di pelle e dalla quale fuoriusciva liquido trasparente. Non ricordo se questo chiamiamolo "taglio" sia precedente al rapporto (qualche ora prima mi è capitato di venire a contatto con una bottiglietta di profumo rotta), oppure si sia verificato durante lo stesso. In ogni caso da quel momento sono in preda ad una paura matta, dal momento che durante l'incontro con quella mano ho comunque toccato tutto il toccabile, con strusciamenti ed inserimenti vari.
Dopo qualche giorno ho avuto un'infiammazione al glande durata un paio di giorni e passata senza che io mettessi nulla. Dopo circa 12-13 giorni, invece, ho avuto un forte mal di gola che poi è diventato laringite (non avevo più voce). Ora la voce è tornata ma comunque mi fa male la gola quando parlo e deglutisco e sono passate 2 settimane da quando è iniziato il mal di gola (4 settimane dall'episodio). Ad onor del vero il mal di gola è iniziato mentre ero in Norvegia a - 7°, ma il fatto che permane tuttora mi preoccupa.
Chiedendo scusa per l'escursus, chiedo al dott. Baldasso di esprimersi sul grado di rischio corso durante quel solo rapporto in relazione all'integrità dei preservativi non verificata e soprattutto per quel "taglio" sulla mano.
E' il caso, e finisco, di effettuare un test? Se lo faccio a 32-33 giorni devo poi ripeterlo?
Grazie

[imback]

Una rottura di preservativo non passa mai inosservata. Avresti sentito uno scoppietto o lo avresti ritrovato in condizioni impossibili da trascurare. La tua è una paura piuttosto comune senza fondatezza.
Un'abrasione come quella che hai descritto non può essere veicolo per HIV e i sintomi che hai avuto non sono correlabili.
Non devi fare il test.

Ciao!

[sashadan]

Dottore, mi può rispondere, cortesemente?

[dottor_Baldasso]

Non c'è stato rischio. Si è trattato di rapporti correttamente protetti (la rottura sarebbe stata evidente) e di lesione non compatibile con infezione. Nono occorre che tu esegua il test per HIV

[sashadan]

Posso tornare, quindi, ad avere rapporti non protetti con la mia morosa? O sarebbe meglio fare un test, per essere più sicuri?

[sashadan]

Piccolo aggiornamento. Venerdì ho avuto un po' di febbre (max 38,5), leggera nausea e dolori muscolari?
Ci può essere correlazione con HIV?
Dal momento che avevo pensato di fare il test, può essere falsato dall'episodio febbrile di venerdì?
Rispondetemi e datemi qualche suggerimento, per favore.
Grazie

[sashadan]

Non voglio essere invadente, ma gradirei sentire il parere del Dott. Baldasso.
Grazie in anticipo.

[dottor_Baldasso]

Non si tratta di invadenza si tratta di leggere quello che ho scritto prima di porre altre domande. La risposta da me data è chiarissima e non lascia spazio ai dubbi che hai posto successivamente

[sashadan]

La risposta è stata chiarissima. Avere dei dubbi, però, penso che sia umano, data anche la criticità della tematica. Lei, a quanto ho capito, considera il test superfluo, in quanto non essendoci stato alcun rischio. Non è una mancanza di rispetto verso il suo parere o la sua persona, ma volevo solo tranquillizzarmi, per questo le ho chiesto se, nel caso facessi il test, l'episodio febbrile di domenica potesse in qualche modo influenzarlo.
Di nuovo, mi scusi.

[Ruggero]

..cazzenger..
quale sottile meccanismo psicologico fa si che tutte le persone pongano due volte la stessa domanda ed il dottor Baldasso dia (ovviamente) per due volte la stessa identica risposta ?
...cazzenger...

[dottor_Baldasso]

Le domande me le fai proprio per toglierti i dubbi e se rispondo che non c'è rischio per HIV mi pare che di dubbi ne rimagano ben pochi o meglio nessuno. Se dico che non c'è stato un rapporto a rischio, vien da sè che puoi anche avere tutti i sintomi della sieroconversione ma non può essere HIV. Non è che dico che il test non serve a quelli che stanno bene, mentre a quelli con la febbre dico che devono fare il test. Il test si decide esclusivamente in base all'esposizione non in base ai sintomi

[sashadan]

Ok va bene. Ma è così assurdo fare un test anche se non si è corso alcun rischio, giusto per dire "ok, punto e a capo"?
Lei mi potrà obiettare sul perché io abbia chiesto consigli se ho già deciso comunque di fare il test? Il fatto è che non ho deciso.
Ripeto, rispetto il suo parere e, a costo di apparire ripetitivo, mi scuso di nuovo con lei.
La mia domanda è solamente questa: se faccio il test (che lei e tutta la community ritiene non necessario, lo so), lo stesso può essere falsato dalla febbre che ho avuto domenica?
Punto.
Grazie

[dottor_Baldasso]

Si tratta di un approccio concettuale sbagliato. Se un test è inutile, non ha senso parlare di affidabilità. Poi se ti dico che per questa tua situazione non serve che esegui la ricerca per ebola tu mi credi e non esegui il test. Perchè se te lo dico per HIV invece vuoi farlo? Non sono qua a prendere in giro la gente. Se dico che non c'è rischio significa che non puoi aver contratto HIV. Se ci fosse il minimo rischio ti direi di fare il test. Mica li pago io, posso consigliarlo a tutti se voglio. Ma se si lavora seriamente allora il test viene consigliato solo quando c'è un rischio, grande o piccolo che esso sia. Se non esiste, non si esegue il test. Anche perchè se non vuoi rispettare il mio parere almeno rispetta la collettività considerando che il test è gratuito e non bisgna abusarne perchè viene pagato da tutti con le tasse. L'esecuzione di esami inutili va a gravare sul sistema collettivo in termini di spesa. Poichè come te ci sono centinaia di persone che eseguono inutilmente il test, la cosa comincia a diventare considerevole. Soprattutto se pensi che i test inutili eseguiti non sono solo per HIV ma anche per tante altre situazioni. Allora mi dispiace ma io non lavoro a caso. Si eseguono esami solo se supportati da oggettività mediche dimostrate con raginamento clinico. E' la cultura che deve essere cambiata. Siamo abituati a fare esami su esami per placare le ansie anzichè curare l'ansia, siamo impegnati a prescrivere esami su esami per evitare denunce invece di studiare e prescrivere gli esami corretti. Se ho un paziente ansioso prescrivo un ansiolitico e una consulenza psichiatrica con eventuale supporto psicologico, se ho un caso difficile studio ed eseguo gli esami relativi e non quelli superflui solo perchè non so venirne fuori, se un paziente insiste io non prescrivo una cosa che non ha un razionale, che mi denunci pure, se il ragionamento clinico è corretto non potrò mai essere accusato. In tanti ambiti dobbiamo cambiare mentalità. Il nostro paese sarebbe più virtuoso e la gente starebbe meglio

[Ruggero]

cazzenger...

...cosa spinge le persone a fare delle domande su come comportarsi e poi fare esattamente quello che si era deciso di fare prima di domandare..

..cazzenger..
..cazzenger..
..cazzenger...

[ferra86]

Minchia che risposta doc. Da mettere sulla homepage.